Si è tenuto ieri presso la Camera di Commercio di Modena, il Convegno Il Futuro è Adesso – Sport patrimonio della comunità. Linee di crescita di una moderna società sportiva. Nell’anno in cui Modena celebra il titolo di Città Europea dello Sport, il riconoscimento più prestigioso che possano ottenere i Comuni dell’Unione Europea che intendono lo sport come un’opportunità di strategia sociale, il Comune di Modena in collaborazione con Studio Ghiretti ha voluto organizzare un momento di riflessione sul futuro dell’asset sociale rappresentato dallo sport.
Il convegno Il Futuro è Adesso, suddiviso in due sessioni distinte ma collegate tra loro ( Strategie di sviluppo di politiche sportive e di responsabilità sociale sul territorio e Attivazione delle politiche sportive: l’impegno delle società, strumenti di gestione e sostenibilità, la collaborazione con il privato) è stato una vera e propria consulta dei principali attori del mondo sportivo allargato: Operatori Sportivi, Pubbliche Amministrazioni ed Aziende, con l’aspirazione di aggregare spunti e idee provenienti da diverse realtà nazionali al fine di realizzare un momento di pianificazione e confronto sul futuro dello sport a Modena e in tutte quelle città che credono che lo sport sia un valore fondante della società, sul quale si possano costruire programmi di sviluppo del sistema.
In qualità di relatori hanno portato le loro testimonianze Massimiliano Rosolino ex nuotatore azzurro, Andrea Abodi Presidente Lega Nazionale Professionisti Serie B, Susanna Caselli Coordinatrice Ufficio Educazione Fisica Provveditorato agli Studi di Modena, Massimo Malpighi Presidente Confcommercio Modena, Mauro Rozzi Presidente UISP Emilia Romagna, Roberto Ghiretti Presidente di Studio Ghiretti & Associati Roberto Ghiretti, Salvatore Sanzo Assessore alla Qualità della vita e sport del Comune di Pisa, Presidente Regionale CONI Toscana nonché Campione Olimpico di Scherma, Marco Giorlo Assessore allo Sport del Comune di Verona, Rita Amabile consulente nella gestione di impianti sportivi, Roberto Bresci Presidente Comitato Regionale FIN Toscana, Rodolfo Giovenanza Scuola Pallavolo Andrelini Modena.
Di fronte ad un’ampia platea, Antonino Marino Assessore allo Sport del Comune di Modena ha fatto gli onori di casa aprendo la prima parte del Convengo: “ Modena è una città sportiva a 360°. L’attività sportiva viene praticata sia dei più giovani che dalle fasce d’età più alte. Quest’anno Modena Città Europea dello Sport ha permesso l’organizzazione di numerosi eventi sia sportivi che culturali di cui hanno potuto usufruire tutti i nostri concittadini”.
La parola è poi passata al Sindaco di Modena Giorgio Pighi: ” Devo ringraziare i numerosi partecipanti a questo Convegno che ha una valenza molto importante poiché serve per mettere in luce le numerose attività che si sono svolte nel 2013 nella nostra città. La pratica sportiva è importante per i giovani, loro sono il nostro futuro. Come Amministrazione abbiamo voluto dare allo sport un ruolo centrale della nostra politica”.
Il Presidente Aces Europe Gianfrancesco Lupatelli, ha ringraziato i presenti e illustrato il lavoro di Aces per lo sport: ” A livello europeo lo sport è preso in considerazione in modo trasversale da tutto il Parlamento. Questo interesse comune è dovuto al fatto che la sport è praticato ovunque, in ogni luogo, anche il più remoto. Modena è tra gli esempi migliori di ciò che vuole dire essere una Città Europea dello Sport. L’Assessorato ha lavorato sia sugli eventi ma anche sulla formazione, per lasciare una legacy positiva a tutto il territorio una volta che il 2013 sarà passato”.
A chiuso gli interventi Istituzionali l’Assessore allo Sport della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti: “ Modena Città Europea dello Sport come in passato lo è stato Parma e come lo sarà Cesena, si è mossa con grande sensibilità e attenzione. Investire sullo sport vuol dire investire sulla comunità e sul territorio. Lo sport è un valore importante poiché è trasversale a tutti i cittadini. Porto ad esempio il dramma che abbiamo vissuto nel terremoto del 2012: il rischio era che lo sport e l’impiantistica fossero sacrificati perché considerati marginali. Invece, grazie agli investimenti che sono stati fatti per ricostruire le strutture danneggiate, si è sentita forte la coesione che genera il mondo sportivo. Questo sentimento positivo creato dallo sport, è servito tra gli altri per aiutare la rinascita da quella tragedia”.