Sciopero di un’ora stamattina dei lavoratori della Sai Motori Idraulici di Modena (con sede in via Olanda 51), proclamato dalla Fiom/Cgil contro la pretesa di applicare in modo unilaterale i contratti di solidarietà. Durante l’ora di sciopero i lavoratori si sono riuniti in assemblea per discutere le questioni oggetto della vertenza. A fronte di un calo del fatturato, la proprietà aveva prospettato il ricorso ai contratti di solidarietà, ma la proposta avanzata è stata giudicata irricevibile.
“Innanzitutto, – spiega Paolo Brini della Fiom/Cgil – l’azienda pretende un piano di contratti di solidarietà che non è aderente al calo del fatturato. La riduzione del 60% dell’orario di lavoro per i 2/3 degli addetti non si giustifica a fronte del calo del 25%-30% del fatturato. Inoltre, – prosegue Brini – la riduzione non si applica ugualmente a tutti e 37 i lavoratori, ma solo ad alcuni di loro, mentre altri continuerebbero a lavorare ad orario pieno”.
La Fiom/Cgil contesta inoltre la decisione di cambiare mansione alla delegata Fiom facendola così rientrare tra i lavoratori soggetti a Contratto di Solidarietà, “un comportamento a nostro avviso di carattere anti-sindacale, vista anche l’intenzione di non estendere a tutti la solidarietà” commenta ancora Brini.
Inoltre, stamattina l’azienda a fronte del mancato accordo sulla solidarietà, ha proceduto in modo unilaterale fissando un calendario-ferie per i lavoratori che avrebbero dovuto passare in ammortizzatore sociale, scavalcando il ruolo della trattativa.
La Fiom/Cgil e i lavoratori ribadiscono la loro disponibilità ad un accordo sull’introduzione dei Contratti di Solidarietà che preveda però la riduzione di orario equamente distribuita tra tutti i lavoratori e in quantità ragionevole rispetto al calo del fatturato.
In assemblea, è stata inoltre ribadita la richiesta all’azienda per il riconoscimento della Carta Rivendicativa Fiom sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
I lavoratori della Sai Motori saranno nuovamente in lotta giovedì 5 dicembre, in occasione dello sciopero nazionale dei metalmeccanici Fiom, dove alle ragioni della mobilitazione nazionale si uniscono anche le rivendicazioni aziendali.
Per la Fiom/Cgil la trattativa potrà riprendere nell’incontro con l’azienda già fissato per il 6 dicembre, se viene ritirato il calendario ferie imposto unilateralmente dall’azienda e senza ritorsioni sulla delegata.