“Saperi e Territorio: per una storia dell’università degli studi di Modena e Reggio Emilia” è la riflessione che viene proposta al pubblico per aprire un varco di conoscenza sulle antiche e profonde radici dell’Ateneo emiliano, senza nessun campanilismo, ma senza neppure quelle forme di sottovalutazione che – a volte – marcano anche le aree più ricche di tradizione del nostro Paese.
L’incontro pubblico, promosso dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dal Rotary Club Reggio Emilia, dal Rotary Club Reggio Emilia Val Secchia, si terrà alle ore 10.30 di domani – sabato 30 novembre 2013 – presso la Sala del Capitano presso l’Hotel Posta (Piazza del Monte, 2) a Reggio Emilia e sarà gestito dal prof. Carmelo Elio Tavilla, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Ad introdurre l’appuntamento il Pro Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per la sede di Reggio Emilia prof. Riccardo Ferretti.
“La presenza, già dal medioevo, di centri di trasmissione del sapere nel territorio modenese e reggiano – afferma il prof. Elio Tavilla dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – trova non casuale riscontro nella trasformazione, realizzata nel 1998, dell’antico Ateneo di Modena nell’Università a rete di sedi di Modena e Reggio Emilia. Proprio oggi che la sfida delle competenze e delle eccellenze è divenuta globale, sarebbe un errore imperdonabile non coltivare la consapevolezza del sedimento storico delle proprie sedi accademiche e di ricerca, soprattutto se ad esse si legano vicende, personaggi ed esperienze che innervano profondamente e in modo uniforme il territorio dell’antico ducato estense”.
ELIO TAVILLA
Elio Tavilla è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, nonché presidente della sezione di Scienze morali giuridiche e sociali dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere ed Arti di Modena. Tra i suoi libri, Riforme e giustizia nel Settecento estense. Il Supremo Consiglio di Giustizia (1761-1796) (2000); La favola dei Centauri. “Grazia” e “giustizia” nel contributo dei giuristi estensi di primo Seicento (2002); Pubblico e privato tra Unità nazionale e particolarismi regionali. Problemi giuridici ed istituzionali in Emilia tra Otto e Novecento (2006); Diritto, istituzioni e cultura giuridica in area estense. Lezioni e percorsi di storia del diritto (2006). Ha curato inoltre Marcello Finzi giurista a Modena. Università e discriminazione razziale tra storia e diritto (2006); Statuti del Collegio dei giudici e degli avvocati della città di Modena (2006); Giuseppe Luosi, giurista italiano ed europeo. Traduzioni, tradizioni e tradimenti della codificazione (2009); Nella città e per la città. I notai a Modena dal IX al XX secolo (2013)