«La Fiom non può attaccarci il giorno prima e chiederci di essere unitari il giorno dopo. Quando si deciderà a condividere i contratti che abbiamo firmato, vedrà che nessuno pone problemi alla sua partecipazione a negoziati e assemblee». Il segretario provinciale della Fim-Cisl di Modena Claudio Mattiello risponde così alla nuova polemica scatenata dalla Fiom sulle assemblee sindacali alla Ferrari Auto di Maranello. Premettendo di non aver ricevuto dalla Fiom alcuna richiesta ufficiale per partecipare alle assemblee convocate da Fim e Uilm, Mattiello aggiunge che la Fiom conosce già la risposta. «Non possiamo soddisfare questa richiesta perché – spiega il segretario Fim – il ccsl (contratto collettivo specifico di lavoro) del Gruppo Fiat stabilisce che le dieci ore di assemblea sono concesse alle quattro organizzazioni firmatarie: Fim, Uilm, Fismic e Ugl. Le restanti sei ore sono convocate dalle rsa (rappresentanze sindacali aziendali) delle organizzazioni firmatarie. Ergo – conclude Mattiello – non vi sono ore di assemblea disponibili per altre sigle». Il segretario Fim invita la Fiom a riflettere su quale atteggiamento voglia mantenere rispetto al ccsl Fiat e le chiede di iniziare a condividere quanto sottoscritto dagli altri sindacati, abbandonando la strada dei continui ricorsi ai tribunali. In questo caso, assicura Mattiello, la Fim non avrà difficoltà ad accettare la presenza Fiom ai tavoli negoziali e alle assemblee.
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