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Spi/Cgil Modena: ieri alla bibliteca Delfini premiati i 10 racconti più belli del concorso “scrivitiAmodena”

la-GiuriaSala gremita ieri pomeriggio per le premiazioni del 2° concorso di scrittura autobiografica “ScrivitiAModena” promosso dal sindacato pensionati Spi/Cgil e dall’Università per la Libera Età “Natalia Ginzburg” di Modena. L’evento – ospitato presso la sala conferenze della biblioteca Civica “Antonio Delfini” e organizzato in collaborazione con la biblioteca stessa, con il patrocinio di Comune di Modena e Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari – ha visto la premiazione di 10 concorrenti su 71 partecipanti. Il tema era quello dei ricordi di scuola.

La Giuria, composta di 6 membri, coordinata dalla professoressa Adriana Barbolini (consulente dello Spi/Cgil per il Progetto memoria) e presieduta dallo scrittore parmigiano Guido Conti, ha premiato 3 concorrenti per la classe di concorso over 70 anni, 3 concorrenti per la fascia 30-65 anni, e 3 giovani per la fascia sino a 30 anni. I premi in denaro sono differenziati in base alla graduatoria.

L’evento si è aperto con un omaggio a Monica (nome di fantasia), la giovane donna, il cui caso è stato riportato sui giornali nazionali, che con il suo diario di vita ha raccontato per 3 anni le sevizie e le violenze quotidiane subite dal marito, poi condannato. “Un contributo alla mobilitazione per il 25 novembre giornata contro la violenza alle donne – ha detto il segretario dello Spi/Cgil Luisa Zuffi – ma anche una testimonianza di come la scrittura aiuti a reagire ai fatti gravi della vita, a prenderne coscienza, oltre al fatto che il diario è stato usato come prova documentale dal tribunale che ha condannato il marito violento”.

Per la categoria giovani il 1° premio è andato a “Le giustificazioni della 2L” di Melany Polmonari, 13 anni di Modena, un racconto sulle giustificazioni degli alunni che è un crescendo di fatti quasi impossibili, divertente e ironico. Secondo classificato “I miei ricordi di scuola” di Silvia Mazzini, 13 anni, che con un’idea degna di un umorista ricorda gli odori e le puzze che si sentivano a scuola, anche fra insegnanti e compagni. Terzo premio a “La scuola vuota” dell’afghano Ramat Merzahi che ci riporta alla scuola in Afghanistan di oltre 70 anni fa. Segnalato il racconto di Nicole Anderlini “Una bella mattina di un giovedì qualsiasi…”.

Per la categoria 30-65 anni, il 1° premio è andato al racconto di Katia Durazzi di Novi “Bombe a Lampedusa” che fa un parallelismo fra la distruzione del terremoto nella Bassa modenese e le distruzioni della guerra. Secondo premio a “Una giornata in bianco e nero” di Susi Rota di Carpi rievoca il giorno del sequestro di Aldo Moro, il silenzio in classe, le lezioni interrotte e i ragazzi mandati a casa, le paure della madre, una memoria personale che diventa memoria di un passato collettivo. Terzo classificato il racconto “L’attimo fuggito” scritto a quattro mani da Caterina Sacchi e Anna Menza di Modena, fotografia di una pruderie studentesca e rappresentazione di un imbarazzante insegnante di musica.

Segnalati anche i racconti “Perché una volta gli insegnanti di sostegno erano gli alunni stessi” di Angela Bonacini, “Il suono della campana” di Tiziana Aresu,, “Al sculèr pigràn” di Vito Villani e “Ho vissuto un pezzo di storia” di Marisa Zanini.

Nel gruppo over 70, il 1° premio è andato a Luisella Vaccari di Soliera con “A volte mi chiedo…” ritratto di una scuola degli anni passati e della conquista di una bambina di campagna vista attraverso un mazzolino di viole che si portava alla maestra.

Secondo premio ex aequo e Sergio Mattusi di Fanano con “Sono uno dei cinque superstiti” racconto originale di un fatto accaduto come il bombardamento della scuola a Milano e lui insieme ad altri sotto le macerie, e a Walter Ferrarini (già vincitore lo scorso anno) con “Libro e moschetto” ricordo della scuola in epoca fascista e delle legge razziali che portarono all’allontanamento degli studenti ebrei.

Il 3° premio è andato a Lucia Tonelli con “No, Bolscevica No” il ricordo di lei studentessa ribelle, accusata dalla maestra di essere bolscevica, e il rimpianto per non aver proseguito gli studi. Segnalati nella sezione over 70, “Era il 1958…” di Silvana Muri, “Ho proprio cominciato bene!” di Ezio Bompani, “La guerra era finita” di Anna Rosa Ferrarini e “Il 1° ottobre del 1953…” di Adriano Zavatti.

Per ogni autore premiato e segnalato dalla giuria, l’attrice Irene Guadagnini ha letto un breve stralcio del racconto. La partecipazione del pubblico conferma l’interesse dei modenesi per il premio letterario di scrittura autobiografica del sindacato pensionati Spi/Cgil.

I 10 testi premiati, più altri che saranno giudicati meritevoli dalla Giura, saranno pubblicati in un volume collettaneo il prossimo febbraio. A tutti i partecipanti ne sarà data copia gratuita, a offerta libera per gli altri che ne faranno richiesta.

Zuffi-con-Luisella-Vaccari

Il premio “ScrivitiAModena” prosegue anche nel 2014 e sempre a febbraio prossimo sarà ufficializzato in conferenza stampa il tema della prossima edizione. Il concorso è aperto a tutti i modenesi residenti in tutti i comuni della provincia, e di tutte le fasce d’età.

Il premio è dedicato alla memoria di Rino Pedrazzi, autore in vita di una singolare biografia illustrata, “A m’arcord”, rievocazione di Modena in un arco pluriennale dal 1926 al 2007 con corredo di disegni accurati e minuziosi.

 

 

 
















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