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Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena

G-Basilico-Dancing-in-Emilia-1978Fra piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse, si distende un racconto per immagini – una novantina – di luoghi indagati dal celebre fotografo milanese Gabriele Basilico, uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio del nostro Paese.

Inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 la mostra “Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena” allestita alla Palazzina dei Giardini Ducali di corso Canalgrande e visitabile a ingresso libero fino al 26 gennaio 2014. Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica e dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra è realizzata in collaborazione con Giovanna Calvenzi.

Incaricato dal mensile “Modo” nel 1978 di compiere un’indagine fotografica sul mondo delle discoteche in Emilia Romagna, e più compiutamente sul fenomeno delle balere emiliane, Basilico realizzò un reportage di quella che fu poi definita la Nashville italiana, esplorando trecento chilometri di dancing, da Reggio Emilia alla Ca’ del Liscio di Ravenna, ricavandone un affresco sul divertimento di massa che ritrae “luoghi esuberanti e originali ma con un’atmosfera un po’ nostrana, tutta italiana”. Fra i locali visitati, il Club 501 di Gualtieri, il Marabù di Sant’Ilario d’Enza, il Picchio Rosso di Formigine. Di questa serie, che fu esposta a Modena per la prima volta nel 1980 – probabilmente fra quelle meno conosciute, traccia significativa del suo primo approccio alla fotografia, più attento allo sguardo sociale e impegnato – viene presentata una selezione di una ventina di immagini.

La mostra ripercorre inoltre la presenza a Modena di Gabriele Basilico, protagonista di tre storiche campagne di documentazione fotografica: “Gli occhi sulla città”, che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, “L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna” del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall’IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha documentato le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce – esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane – e infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte (saggio per immagini) del volume “Città e architetture. Il Novecento a Modena” (Franco Cosimo Panini editore, Modena 2013), curato dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento, rivolto ai cittadini, di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso.

Di quest’ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta.

Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe), realizzate tra gli anni ’80 e ’90, particolarmente significative della cifra stilistica del fotografo, e dell’IBC di Bologna che ha integrato il nucleo dedicato alle aree urbane dell’Emilia Romagna.

Approfondisce la figura dell’autore la proiezione del film documentario “Gabriele Basilico”, parte della collana “Fotografia Italiana”, realizzato nel 2009 dalla casa di produzione video Giart, in collaborazione con Contrasto, con il patrocinio della Cineteca di Bologna.

La serie “Dancing in Emilia” torna protagonista di un volume con testi di Silvia Ferrari, Gustavo Pietropolli Charmet e con una conversazione del 2007 tra Gabriele Basilico, Massimo Vitali e Giovanna Calvenzi. Il nuovo libro, disponibile al bookshop, è pubblicato, a oltre trent’anni dalla prima edizione, dalla Galleria civica di Modena e da Silvana Editoriale.

La mostra è aperta al pubblico a ingresso libero dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19; lunedì e martedì chiuso (mercoledì 25 dicembre e sabato 1 gennaio apertura solo pomeridiana dalle 15 alle 19).

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A PALAZZO S. MARGHERITA LE “MACCHINE PER ABITARE”

Inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 la mostra che presenta circa 120 tra foto, disegni e progetti di architettura della collezione. Sarà aperta fino al 26 gennaio a ingresso libero

Circa 120 opere tra disegni e progetti di architettura, anche utopistica, sviluppati su carta, assieme a immagini di architettura costruita, così come viene rappresentata dalla fotografia. Le propone al pubblico la mostra “Macchine per abitare. Fotografie e disegni d’architettura dalla collezione della Galleria civica di Modena” che inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) e resterà visitabile a ingresso libero fino al 26 gennaio 2014., una mostra.

Curata da Francesca Mora e Gabriella Roganti, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione cassa di risparmio di Modena con il sostegno dell’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra è realizzata interamente con materiale proveniente dalle raccolte della Galleria.

Dal patrimonio sono stati selezionati, infatti, studi di singoli edifici insieme a visioni urbane in modo da offrire una panoramica di alcune tra le voci italiane più significative dell’architettura contemporanea e delle sue diverse interpretazioni da parte di fotografi internazionali.

Tra i disegni (oltre ottanta carte) si segnalano i fogli di grandi architetti del Novecento come Carlo Aymonino, Andrea Branzi, Guido Canella, Paolo Portoghesi e Aldo Rossi, nonché di figure di rilievo internazionale appartenenti al territorio emiliano come Cesare Leonardi (7 tavole inedite che risalgono alle sue prime sperimentazioni) e Tullio Zini (28 opere che ne ripercorrono la carriera dal 1973 al 2013, recentemente donate alla Galleria dall’architetto), a cui sono dedicate due sezioni della mostra.

Ampio spazio è inoltre riservato a una selezione di disegni tratti dal Fondo Ico Parisi, relativi a due importanti progetti architettonici, mai realizzati: il progetto urbanistico “Operazione Arcevia” (1973-1976), quello per la facciata del Museo Gugghenheim di Venezia (1984), oltre a undici tavole dalla serie “I grattacieli” (1986), moderni ‘capricci’ architettonici.

Dalla Raccolta della fotografia sono state selezionate più di 40 immagini di architetture e brani di città, realizzate non solo da autori ‘specialisti’ ma anche da fotografi che semplicemente si pongono di fronte all’architettura come ‘luogo del quotidiano’, instaurandovi un dialogo e interpretandola da nuovi punti di osservazione.

In mostra sono esposte opere di Franco Fontana, Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Mimmo Jodice, il duo Andreoni – Fortugno, Marco Zanta e gli architetti Paolo Portoghesi e Ico Parisi. Sul fronte internazionale vengono presentate le immagini di André Kertész, Marilyn Bridges, Lewis Baltz, Reinhart Wolf, Naoya Hatakeyama e Jun Shiraoka. Completano l’esposizione le slide di una nutrita selezione di scatti appartenenti all’indagine fotografica sul centro storico di Modena realizzata da Paolo Monti nel 1973 (patrimonio della Biblioteca civica d’arte e architettura “Luigi Poletti” di Modena) e il documentario di Eric Bricker Visual Acoustics: The Modernism of Julius Shulman, dedicato al fotografo americano dell’architettura moderna e narrato dalla voce di Dustin Hoffman.

La mostra è aperta al pubblico a ingresso libero dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19; lunedì e martedì chiuso (mercoledì 25 dicembre e sabato 1 gennaio apertura solo pomeridiana dalle 15 alle 19).

 

DEDICATO ALLE NUOVE MOSTRE IL MAGAZINE “CIVICO 103”

Primo piano sulle esposizioni a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini con approfondimenti e tante illustrazioni. Racconto inedito di Ermanno Cavazzoni

Il nuovo numero del magazine della Galleria civica di Modena “civico 103” esce sabato 23 novembre in coincidenza con l’inaugurazione delle nuove mostre allestite alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita,.

In primo piano, infatti, ci sono le mostre: piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse nel racconto per immagini dei paesaggi indagati dal celebre fotografo milanese per “Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena”; disegni, progetti di architettura e fotografie – una selezione di un centinaio di opere – per “Macchine per abitare. Fotografie e disegni d’architettura dalla collezione della Galleria civica di Modena”,

Un ricco apparato iconografico si accompagna ai testi di approfondimento di Silvia Ferrari, Francesca Mora, Piero Orlandi e Gabriella Roganti.

Firma il racconto inedito “La casa delle anime” lo scrittore Ermanno Cavazzoni.

Due le sezioni “cameo”: una dedicata a Cesare Leonardi e una a Tullio Zini, cui sono dedicate anche due sale monografiche in mostra.

Spazio, inoltre, agli appuntamenti in programma, l’8 e il 12 dicembre, realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica di Modena e con il fotografo Giancarlo Pradelli.

La sezione “déjà-vu” sarà dedicata ai due appuntamenti organizzati nell’ambito della mostra “All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer” allestita fino allo scorso 3 novembre a Palazzo Santa Margherita.

Chiude il numero il fumetto con la rubrica “Gasp!” a cura di Stefano Ascari e Comicom.it con una vignetta firmata da Matteo Cuccato.

Realizzata in collaborazione con Intersezione e con Get Connected, la nuova versione, che fin dal suo esordio ha fatto il giro del mondo ed è stata scaricata in oltre 40 Paesi, è compatibile con iPad. Richiede l’iOS 5.0 o successive.

La versione ad alta definizione, “civico 103 HD”, è un’applicazione gratuita (Tags: arte iPad, Civico 103, Galleria civica Modena, magazine arte iPad).

Nella versione cartacea è una pubblicazione a diffusione gratuita distribuita presso le sedi espositive dell’istituto modenese, nelle biblioteche, presso gli istituti culturali cittadini, nelle librerie, e nei principali punti informativi della città.

Edita da Silvana editoriale è anche distribuita nei bookshop dei principali musei e centri d’arte contemporanea italiani.

 

IN VENDITA LE NUOVE BORSE DELLA LINEA “PER GRAZIA”

Al bookshop altri modelli dal progetto dell’Istituto superiore Deledda Cattaneo realizzati con gli striscioni in pvc delle mostre di Galleria e Museo della Figurina

A suo tempo pubblicizzate attraverso teloni e striscioni pubblicitari in pvc, le mostre della Galleria civica di Modena e del Museo della Figurina, ritornano in sei modelli di borse, “Ada”, “Flavia”, “Giuditta”, “Gottardo”, “Ivo” e “Vittore”, in vendita con prezzi che variano dai 15 ai 65 euro, cui si accompagnano diversi accessori.

I nuovi modelli del brand “Per Grazia” – la linea di borse e accessori nata dal recupero dei banner della Galleria civica di Modena e del Museo della Figurina per iniziativa degli studenti e dei docenti dell’Istituto superiore Cattaneo Deledda di Modena – saranno messi in vendita al bookshop di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 dalle 17.30 di sabato 23 novembre, in occasione dell’inaugurazione delle nuove mostre della Galleria.

I nuovi modelli di borse si riferiscono in particolare alle mostre e alle iniziative dal titolo “Cose da niente. Il fascino discreto degli oggetti”, “Sagome inquiete”, “Lo spazio del sacro”, “Kindergarten” e “Changing Difference. Queer Politics and Shifting identities”.

“Per Grazia” nasce da un progetto culturale risultato fra i vincitori del concorso di idee “Io Amo i Beni Culturali”, indetto dall’Istituto per i Beni Culturali e dall’assessorato Scuola, Formazione Professionale, Università e Ricerca, Lavoro della Regione Emilia-Romagna che ha coinvolto, oltre alla Galleria civica e all’Istituto superiore Cattaneo Deleddda, l’Istituto superiore d’arte Venturi, Irecoop, “Bensone Boutique Creativa”, Sonia Fabbrocino con “Under 18”, “Altraroba.it” di Luigi Ottani.

 

 

















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