Quantità stabile, qualità superiore. È quanto emerge dal bilancio della vendemmia 2013, secondo i dati forniti dalla Cantina Sociale di Carpi e Sorbara. Con 400 quintali di uva prodotta, la Cantina è in linea con la produzione degli ultimi tre anni, mentre la qualità, in virtù del maggior tasso di acidità, è maggiore.
«La vendemmia di quest’anno – afferma Erennio Reggiani, direttore della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara, una realtà da 28 milioni di euro di fatturato e 1200 soci sparsi da Bologna a Mantova – non si discosta dall’andamento dell’ultimo triennio. Infatti per il terzo anno consecutivo non abbiamo un’annata piena, come dimostra il -15 per cento delle giacenze. Il mercato – prosegue Reggiani – si sta normalizzando, dopo l’impennata dello scorso anno, quando si è verificato un boom per l’intero comparto, non solo per il Lambrusco e gli altri vini delle nostra tradizione».
Il vino, come diversi altri prodotti dell’agroalimentare, sta attraversando il calo di consumi collegato alla crisi economica, ma con un andamento specifico, come spiega il presidente della Cantina Sociale Fausto Rossi: «Il consumo di vino è in calo da un secolo ed è causato anche dal cambiamento degli stili di vita. Cinquant’anni fa il consumo medio era di 120 litri a persona, oggi siamo a 40 litri a persona. Attraverso l’export i viticoltori sono riusciti a proseguire l’attività. Il Lambrusco, per le sue caratteristiche e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, è molto apprezzato all’estero: più del 50 per cento del Lambrusco prodotto viene venduto fuori dall’Italia. Purtroppo c’è un altro lato della medaglia: i nostri vini, Lambrusco in testa, sono tra i più imitati al mondo e questo è un grosso danno economico per i produttori».
«Negli ultimi 10 anni abbiamo investito 25 milioni di euro in tecnologia, – spiega Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara – perché solo così è possibile crescere e rimanere sul mercato. La globalizzazione dei consumi ha tolto quote di mercato in Italia, probabilmente a vantaggio di un alimento di moda come la birra, ma ha anche aumentato i Paesi e i mercati interessati alle nostre eccellenze».
Così Eugenia Bergamaschi, presidente Confagricoltura Modena, sulla vendemmia 2013: «I dati indicano un’annata comunque positiva. Ancora una volta è stato giusto fare bilanci alla fine della raccolta, perché solo i dati reali, e non le previsioni, possono fotografare la situazione di un comparto. La Cantina Sociale di Carpi e Sorbara è un esempio per tante altre realtà imprenditoriali: aggregazione, export e investimenti sono i tre pilastri su cui si fonda la nostra politica ed è questa la linea che Confagricoltura suggerisce ai suoi associati».