“I dati di Confartigianato e Aspim ci dicono che il costo della burocrazia per le imprese della Ghirlandina ammonta complessivamente all’impressionante cifra di 359,1 milioni di euro. Il costo per l’energia per una impresa di Modena equivale a pagare una bolletta di 4.487 euro più salata rispetto alla media riscontrabile nell’Unione Europea. Sono cifre inaffrontabili per nostre imprese e che indicano uno svantaggio competitivo che deve essere cambiato”.
Lo afferma il Consigliere regionale Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere se non si ritenga, per quanto di propria competenza, di intervenire per prevedere degli interventi che vadano ad abbassare i costi di carattere burocratico ed energetico a carico delle imprese, in particolare per il tessuto produttivo modenese, al fine di evitare i rischi di delocalizzazione.
Il Consigliere Leoni chiede anche di rappresentare al Governo centrale la insostenibilità di questi costi che nel momento di crisi dell’intero sistema Paese “sono pregiudizio nocivo al futuro sviluppo e al mantenimento delle imprese con conseguente danno per i lavoratori che pagherebbero, a caro prezzo e sulla loro pelle, i costi”.