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Opere d’arte di collezioni private sassolesi in mostra a Carpi

Cat_08Prosegue fino al 10 novembre prossimo, nelle splendide sale del Palazzo Foresti di Carpi (via San Francesco 20), la mostra “Scene da un salotto dell’Ottocento: arte nel modenese dal Ducato all’Unità”, realizzata grazie al disinteressato impegno dei promotori e dei curatori, al fine di raccogliere fondi per il restauro di una o più opere danneggiate dal sisma del maggio 2012.

Nella mostra sono esposti numerosi dipinti, disegni e sculture che provengono da collezioni private Sassolesi. L’esposizione e il catalogo, infatti, sono curati dagli storici dell’arte Graziella Martinelli Braglia e Luca Silingardi, curatore delle Raccolte Civiche d’Arte di Sassuolo, profondo conoscitore della realtà collezionistica cittadina, che ha segnalato al comitato organizzativo le importanti e inedite opere sassolesi presenti: dipinti e disegni di Adeodato Malatesta, celebre caposcuola dell’Ottocento modenese, e di suo figlio Narciso, entrambi legati a Sassuolo per vincoli parentali e l’abitudine di villeggiare a Rometta; un dipinto di Luigi Manzini, altro protagonista della pittura nel Ducato; disegni di Eugenio Zampighi e Gaetano Bellei, rinomati autori a livello internazionale; una incantevole veduta romana di Federico Schianchi e preziosi rilievi in marmo degli scultori ducali Giuseppe Pisani e Luigi Mainoni.

Sabato 12 ottobre, alle ore 17, sarà presentato il catalogo di mostra alla presenza dei curatori Graziella Martinelli Braglia e Luca Silingardi.

La mostra è aperta il venerdì dalle 16 alle 18.30; il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.30; la domenica dalle 16 alle 18.30. L’ingresso è gratuito, le offerte libere saranno destinate al restauro opere d’arte danneggiate dal sisma del maggio 2012.

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Il percorso espositivo

L’ideale percorso negli ambienti di questo salotto prende l’avvio da un inedito rilievo in marmo con l’Imperatore Francesco I d’Austria, saggio del 1810 di Giuseppe Pisani, poi direttore dell’Accademia di Belle Arti di Modena; presente anche un busto del futuro duca Francesco V d’Austria Este, giovanile capolavoro di Giuseppe Obici, dalla Collezione Assicoop Modena e Ferrara-Unipol. Di Adeodato Malatesta sono esposte varie opere; fra queste, il giovanile ritratto dell’amico Antonio Vicini, un superbo Gentiluomo con guanti, la bellissima coppia di ritratti dei nobili coniugi Zerbini e la rara miniatura di una dama Montecuccoli. “Ritorna” a Carpi, sua città natale, l’elegante pittore Bernardino Rossi, con tre dipinti di proprietà dei suoi discendenti, tra cui la “scena di conversazione” con La moglie Lucia Malatesta coi figli. Di Luigi Manzini spiccano i ritratti della famiglia Torricelli e le due tele dei coniugi Montorsi di Castelnuovo Rangone, con una storia di affetto coniugale e di una grande ricchezza generosamente destinata alla comunità. E mentre i paesaggi di Giovanni Susani e i bozzetti scenografici di Ferdinando Manzini parlano di un romanticismo letterario, la pittura di Giovanni Muzzioli, nel secondo Ottocento, si apre sulle correnti artistiche più innovative: della Collezione Palazzo Foresti, brillanti soggetti di “genere” antichizzante come Corteggiamento,o in costume Impero come Note d’amore, accanto a opere che risentono del naturalismo toscano. Della stessa Collezione, dipinti di Gaetano Bellei e di Eugenio Zampighi si orientano verso un “genere” pittoresco e di sorridente ottimismo. Sul finire del secolo, un’incantevole Danza delle ore di Giuseppe Zattera, e due visioni di Venezia di Giuseppe Miti Zanetti, che esprimono tutta la poesia della laguna veneta.

(Graziella Martinelli Braglia – Luca Silingardi)

 

Immagine: Ritratto di giovane gentiluomo con guanti – matita nera, bianca, rosata e carboncino su carta 1837 – Sassuolo, collezione privata

 

 

















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