Le tensioni tra dipendenti e direzione generale dell’ospedale Santa Maria Nuova sono l’oggetto di un quesito a risposta immediata presentato dal capogruppo dell’Udc Mario Poli. In particolare, il consigliere chiede alla Presidente della Provincia e all’assessore competente “quali iniziative intendano mettere in cantiere, affinché la questione venga risolta con il soddisfacimento delle giuste attese dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali e con la revisione di una gestione eccessivamente verticistica ed autoreferenziale della direzione generale del Santa Maria Nuova”.
“In questi giorni è in atto un duro scontro fra il direttore generale della Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova dottor Ivan Trenti e le organizzazioni sindacali CISL- UIL- FIALS – FSI – RSU. – afferma Poli – Le richieste dei lavoratori del Santa Maria Nuova, illustrate in modo dettagliato e ben argomentato nel documento inviato dalle stesse organizzazioni sindacali ai rappresentanti istituzionali e politici, hanno una loro giusta ed efficace ragion d’essere, al di là dei futili tecnicismi contrattuali richiamati dalla Direzione generale”. Il consigliere rileva poi che “sotto la direzione del dottor Trenti da lungo tempo si vive in un clima di relazioni sindacali quanto mai tese, causa un filosofia cara al dottor Trenti (dividi et impera) foriera di tensioni inopportune nel complesso del personale sanitario del Santa Maria Nuova”.
“Oltre alla validità normativa delle richieste delle organizzazioni sindacali relativamente ai costi, quantificati dai sindacati in circa 500.000 euro, dentro ad un bilancio generale del Santa Maria Nuova intorno ai 290 milioni di euro – prosegue Poli – la Provincia detiene una propria competenza autonoma in campo sanitario che si esprime attraverso la Conferenza territoriale sociale e sanitaria”. Alla luce di queste considerazioni il consigliere chiede quindi in che modo la Provincia intenda muoversi per arrivare a una soluzione che dia una risposta positiva ai dipendenti dell’ospedale.