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Parte da Reggio Emilia il progetto nazionale ‘RAEE@scuola’

RaeeParte da Reggio Emilia, città virtuosa in materia di rifiuti, il progetto nazionale di comunicazione ambientale che vuole insegnare ai ragazzi di tutta Italia come gestire e smaltire correttamente i piccoli rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), come cellulari, registratori, apparecchiature digitali e piccoli elettrodomestici (vedi allegato). L’iniziativa è stata presentata stamattina in Municipio da Filippo Bernocchi, delegato Anci energia e rifiuti, Mauro Del Bue, assessore Sport e Ambiente con Eugenio Bertolini, direttore operativo Iren Emilia e Alessandro Rossi, presidente Anci Emilia Romagna.

Il progetto coinvolge le classi quarte e quinte elementari di dieci scuole primarie reggiane – Carducci, Premuda, Tassoni, Ca’ Bianca, Marco Polo, Pezzani, Dall’Aglio, Boiardo (Bagno), Canossini (Sesso), San Giovanni Bosco (Roncocesi) – attraverso un percorso didattico, pensato per i ragazzi e le loro famiglie, che dall’8 al 22 ottobre li guiderà alla scoperta dei “segreti” del Raee: i metalli preziosi che contengono al loro interno e che possono essere recuperati (oro, argento, rame), ma anche le sostanze tossiche (mercurio) che devono necessariamente essere trattate in maniera adeguata e non disperse nell’ambiente.

“Si tratta di un progetto a livello nazionale mai realizzato – ha spiegato Filippo Bernocchi – Nel 2013 coinvolgeremo 30mila ragazzi, con risorse economiche modeste, e stiamo già pensando di replicare nel 2014 con la speranza di coinvolgere fino a 60mila studenti. I bambini svolgono un ruolo fondamentale – ha continuato Bernocchi – potranno imparare a scuola e con l’aiuto del comico Baz, come gestire queste apparecchiature elettroniche ed elettrodomestiche dannose per l’ambiente, e insegnarlo a loro volta ai loro genitori”.

“Questa è un’iniziativa molto importante che ci insegna a non buttare via niente, perché anche i piccoli elettrodomestici, se opportunamente riciclati, possono restituire materiale prezioso – ha detto l’assessore Del Bue – Questo progetto si aggiunge all’impegno del comune di Reggio nel settore dei rifiuti, un impegno che grazie alla collaborazione dei cittadini ha portato la raccolta differenziata al 59%”.

Dopo Reggio Emilia, il progetto toccherà altri 30 Comuni sparsi lungo la penisola. Il materiale ludico-informativo – composto dal documento didattico “Raccontare i Raee agli alunni”, brochure docenti, brochure studenti e poster con il fumetto di Baz da appendere in classe – verrà distribuito nelle scuole e gli alunni saranno invitati a portare da casa i Raee che in famiglia non vengono più usati, per raccoglierli in appositi contenitori posizionati all’interno delle scuole. I Raee verranno poi ritirati dagli addetti del servizio igiene urbana, in questo caso da Iren Emilia, i quali si occuperanno della gestione trasportandoli ad un centro di raccolta comunale. Un’attività di micro raccolta, con termine febbraio 2014, che prevede il coinvolgimento di ogni comune che ha aderito al progetto per due settimane. Al lavoro che verrà effettuato nelle classi sarà affiancato un concorso web fotografico, in programma dalla prima settimana di ottobre. “Fatti una foto Raee e vinci uno zaino super” sarà il titolo dell’iniziativa, che metterà in palio trentasette zainetti Comix destinati ad altrettanti alunni coinvolti che avranno avuto più fantasia e creatività nel realizzare il ritratto più divertente, piu’ pazzo, piu’ horror. È già on line il sito del progetto dove è possibile scaricare tutto il materiale informativo (www.raeescuola.it). Sono inoltre già attive la pagina Facebook, Twitter e il canale YouTube dedicati all’iniziativa. Verranno inoltre assegnate 17 lavagne interattive multimediali (Lim), una per ogni regione, e donate alla scuola che avrà raccolto il maggior quantitativo Raee.

Testimonial d’eccezione di questo progetto è uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più amato da grandi e bambini: Baz, il comico della trasmissione Colorado Cafè, entrato recentemente fra i dieci personaggi con più fan su Facebook. E sarà proprio attraverso il social network più frequentato del web e attraverso il canale YouTube che darà il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione ambientale: oltre apparire su tutto il materiale informativo che verrà distribuito alle scuole e alle aziende di gestione del servizio di igiene urbana, realizzerà tre firmati a sostegno dell’iniziativa che circoleranno nei canali predisposti.

“Gli studenti di Reggio Emilia daranno il via a questa preziosa iniziativa grazie al fatto che il comune si è fatto notare grazie alla sensibilità ambientale che ha sempre dimostrato e a tutti i progetti attivi – ha detto il presidente ANCI Alessandro Rossi – è nostra intenzione promuoverlo su tutto il territorio. Educare al corretto trattamento uno studente, equivale a sensibilizzare una famiglia, insegnando così che questi oggetti dannosi non vanno abbandonati ma conservate e raccolte”.

“Il messaggio che questo progetto vuole lanciare – ha spiegato Eugenio Bertolini – è che è importante creare meno rifiuti possibili, principio base della gestione degli stessi. E’ per questo che invitiamo a bere acqua del rubinetto piuttosto che comprare quella in bottiglia o consigliamo di aggiustare un qualsiasi oggetto si rompa piuttosto che gettarlo e comprarne uno nuovo. IREN EMILIA coinvolge ogni anno 35mila studenti in progetti analoghi, perché sensibilizzare un bambino significa sensibilizzare una famiglia”.

Il progetto Raee@scuola è promosso dall’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e dal Centro di coordinamento Raee (CdC Raee), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, a cura di Ancitel E&A.

Realizzato con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, si avvale della collaborazione di Iren Emilia.

 

ALCUNI DATI – Ciascun italiano produce ogni anno in media 14,7 chilogrammi di Raee, di questi poco più di 4 chili ad abitante viene correttamente raccolto e avviato al recuperato. Un risultato che deve essere migliorato, sia in termini assoluti che dal punto di vista territoriale. E’ necessario quindi implementare la raccolta e il riciclo dei Raee, soprattutto a fronte dei nuovi obiettivi che la Comunità europea impone agli Stati membri. Entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di Raee per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi immessi sul mercato (una quantità che diventerà di 65 tonnellate nel 2019). Attualmente si raccoglie solo una quantità di Raee pari al circa il 30% dell’immesso sul mercato. L’Italia dovrà passare da 8 chilogrammi per abitante entro il 2016 a oltre 12 chilogrammi per abitante nel 2019.

Buttare i Raee nella pattumiera o nel cassonetto della raccolta indifferenziata non solo è uno spreco perché rinunciamo al recupero di materie prime importanti (come ferro, alluminio, rame, plastica, ecc.) e metalli preziosi (come oro, argento, rame, ecc.) che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo per il Comune e per la Società di gestione dei rifiuti, nonché un gesto dannoso per il pianeta.

Infatti questi prodotti sono composti anche da sostanze inquinanti (come cloro, fluoro, carburi) e tossiche (come il mercurio) altamente nocive per noi e per l’ambiente. A causa della pericolosità di alcuni loro componenti è previsto un trattamento ad hoc per il loro smaltimento, svolto in centri adeguatamente attrezzati e autorizzati, che prevede varie fasi quali la messa in sicurezza o bonifica ovvero la asportazione dei componenti pericolosi, lo smontaggio e la separazione preliminare dei materiali e la lavorazione meccanica per il recupero dei materiali.

 

REGGIO E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA – Grazie all’introduzione del “modello Reggio per la raccolta differenziata”, un modello flessibile articolato in raccolta domiciliare, raccolta capillare stradale e centri di raccolta la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto nel 2012 la percentuale del 58,79 %, con una punta del 67% nelle aree servite da raccolta domiciliare (porta a porta). Nel 2000 era al 33%.

Significativa, inoltre, il calo della produzione pro-capite di rifiuti urbani che è scesa dai 779 kg per abitante l’anno del 2006 agli attuali 671, con un’inflessione significativa proprio nell’ultimo anno.

La raccolta differenziata domiciliare, realizzata da 64.000 cittadini, consiste nel suddividere le frazioni di rifiuto secco, organico, carta, plastica, vetro e lattine e sfalci in diversi contenitori; il sistema è integrato da oasi ecologiche dedicate.

La raccolta differenziata capillare stradale, realizzata da 94.000 abitanti, consiste invece nella diffusione, potenziamento e razionalizzazione dei cassonetti di medie e grandi dimensioni già presenti sul territorio per il conferimento dei diversi materiali (carta, plastica, vetro, organico) e l’attivazione del “Giro verde” (raccolta domiciliare degli sfalci e delle potature). Sul territorio comunale sono presenti sei centri di raccolta, utilizzati sia dai cittadini che dalle imprese, dove si raccolgono in modo differenziato diverse tipologie di materiali; inoltre è attivo un servizio gratuito di ritiro rifiuti ingombranti a domicilio. Infine, si è definito un nuovo sistema impiantistico che è iniziato con la chiusura del termovalorizzatore di Cavazzoli e che proseguirà con poli di recupero, di trattamento (impianto Tmb) e di smaltimento (discarica di Poiatica). Il tutto nell’ottica di arrivare al 67% di raccolta differenziata entro il 2015 (obiettivo superiore al 65% richiesto dalla normativa nazionale).

In città sono inoltre attivi progetti specifici per la riduzione dei rifiuti e il loro corretto trattamento:

Progetto Life “No Waste”: è promosso da Comune di Reggio Emilia, insieme al Comune di Trento, Ambiente Italia, Reggio nel Mondo e Coop consumatori Nordest e in collaborazione di Iren Emilia, per realizzare un piano di prevenzione/riduzione dei rifiuti insieme alla grande distribuzione e progettare un “centro del riuso” che recuperi i materiali invenduti o riutilizzabili.

Raccogli Ecologico: è una proposta di raccolta differenziata del “rifiuto fuori casa”, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Iren Emilia dal 2007. Sono coinvolti 23 centri sociali, 10 centri sportivi e i principali centri commerciali della città, nei quali è stata promossa la raccolta differenziata di carta, vetro/lattine e plastica.

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti: ogni anno durante campagna europea il Comune di Reggio Emilia insieme ad Iren Emilia propone l’attivazione di nuovi servizi, come l’acqua in caraffa nei nidi e scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie con la mensa, il compostaggio a scuola, le casette dell’acqua, etc.).

Remida – Centro di riciclaggio creativo: nato a Reggio Emilia nel 1996 e ora esportato in varie città italiane e del mondo, Remida è un luogo dove si promuove l’idea che gli scarti possono essere risorse, dove si raccolgono, si espongono e si offrono materiali alternativi e di recupero, ricavati dalle rimanenze e dagli scarti di produzione. Il Centro è promosso dall’ Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia e da Iren Emilia.

Progetto Life “Rels. Innovative chain for energy recovery from waste in natural parks”: è finalizzato a contribuire al successo e al rafforzamento delle politiche nazionali ed europee in tema di gestione sostenibile dei rifiuti nei parchi naturali, attraverso lo sviluppo di politiche di sensibilizzazione, di attività formative e di azioni innovative e dimostrative (ciclo integrato per la gestione dei rifiuti e il recupero energetico).

 

 

















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