La Cina rappresenta un “trampolino di lancio” ideale per avviare o intensificare l’export in mercati ad elevato tasso di crescita e UniCredit intende proporsi come partner privilegiato nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all’estero. Con questa finalità è stato pensato e sviluppato il “Forum Cina” che oggi si è svolto oggi presso la sede della CCIAA di Reggio Emilia, a Palazzo Scaruffi. Si tratta di appuntamenti realizzati grazie all’unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit, che insieme hanno permesso la realizzazione degli incontri che hanno coinvolto oggi oltre 140 imprenditori delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Piacenza.
“Uno sguardo oltre i confini europei – ha detto il Segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, che ha aperto l’incontro – assume un’importanza strategica per le imprese reggiane, che proprio nella UE a 27 Paesi hanno visto scendere le esportazioni del 2,9% nel primo semestre 2012, mentre l’export reggiano verso tutti i continenti extra Europa ha fatto segnare un +5%. Ben vengano, allora – ha aggiunto Dalla Riva – le iniziative a sostegno delle esportazioni in Cina o al di fuori di quell’Unione Europea che sconta quasi ovunque situazioni di scarsa tenuta o di incerto sviluppo, quando non di crisi conclamata”. “Per parte nostra – ha concluso il Segretario generale della Camera di Commercio – stiamo lavorando da anni in questa direzione, come ben evidenzia il moltiplicarsi delle iniziative che riguardano l’Iraq, la Russia, il Brasile, l’India, il Cile, il Perù e tanti altri Paesi nei quali si prevedono tassi di sviluppo ben superiori a quelli della stessa locomotiva tedesca”.
Dopo l’intervento di Michelangelo Dalla Riva e i saluti di Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord di UniCredit, sono seguiti gli interventi di Thomas Rosenthal, Direttore del CeSIF – Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia Cina, che ha affrontato l’argomento “La Cina e le sue molteplici transizioni”; e di Maurizio Brentegani General Manager – UniCredit Shanghai Branch, che ha delineato una panoramica sul sistema bancario in Cina e sul supporto che UniCredit è in grado di offrire alle imprese interessate. Infine Lorenzo Torquati Tax Manager – Diacron Business Consulting (Shanghai), ha fornito un’introduzione tecnica agli aspetti fiscali e amministrativi legati al business in Cina, tra start up e compliance.
Al termine degli interventi, le aziende partecipanti hanno potuto approfondire i dettagli di loro interesse incontrando individualmente i relatori.
“Portiamo avanti con entusiasmo la realizzazione di eventi come questo Forum Cina – ha detto Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord di UniCredit – con l’obiettivo di fornire un sostegno concreto e davvero operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all’estero. Riteniamo fondamentale per gli imprenditori il fatto di poter contare su un Gruppo come il nostro, presente in 22 Paesi e unico istituto italiano ad avere una licenza bancaria piena in Cina, dove conta già tre filiali e due uffici di rappresentanza. Un Gruppo capace di supportare le aziende su diversi fronti, dal credito alle informazioni su legislazione e norme fiscali, ad esempio. Per le realtà produttive del territorio vogliamo aprire una porta d’accesso privilegiata per entrare in contatto e conoscere un mercato con un’economia dalle notevoli potenzialità. Alle aziende dell’area offriamo nuove e concrete opportunità di business da cogliere anche per ricacciare le “ombre” del terremoto e che si aggiungono alle diverse iniziative di sostegno che UniCredit ha messo in atto nel corso dell’anno affinché il tessuto produttivo locale possa quanto prima ritornare in piena efficienza”.
La Cina costituisce oggi il crocevia di importanti processi di integrazione e una forte concentrazione di risorse finanziarie internazionali volte anche a favorire e supportare una nuova stagione industriale per gli attori locali, attraverso il trasferimento di know-how imprenditoriale che da sempre ha caratterizzato l’evoluzione dei distretti industriali nella nostra regione. Quello cinese si configura come un mercato con marcate prospettive di crescita. Dopo anni caratterizzati da politiche di supporto all’export delle proprie aziende, la Cina è ora orientata a un riequilibrio della propria bilancia commerciale, come testimoniano gli ultimi dati aggiornati sulla bilancia commerciale, con un import in crescita. Se a ciò si uniscono le tendenze riscontrate tra la popolazione cinese caratterizzate da un aumento generalizzato dei redditi, della spesa pro capite e all’occidentalizzazione delle abitudini di consumo, risultano chiare le enormi potenzialità offerte da questo mercato per le imprese. Nel corso del 2012 l’Emilia Romagna ha registrato un giro d’affari con la Cina per oltre 16miliardi di euro (oltre 7miliardi e 500 milioni per import e poco più di 9miliardi per export). La provincia più attiva nel business con la Cina è al momento quella di Bologna, con un giro d’affari che supera i 7 miliardi e 600milioni di euro, seguita da Modena con 3 miliardi e 200milioni; Reggio Emilia oltre 2 miliardi e 200milioni euro. Piacenza registra affari per più di 1 miliardo e 500milioni (dati Istat). Quasi tutte mantengono un sostanziale equilibrio tra import ed export.