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Fantinati (PDL – INSIEME Comune di Novellara), Novellara non è un Paese per imprese

Cristina_Fantinati_10Novellara non è un Paese per imprese.  Sì, certo, tutti citano il primo articolo della nostra Costituzione, che ci racconta che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. E però il lavoro viene creato dagli imprenditori.  Vi sembra banale? Andatelo a spiegare al PD di Novellara, perché sembra che non lo abbiano capito!

In tutti questi anni non c’è stata mai alcuna attenzione agli imprenditori novellaresi, ai commercianti, agli artigiani, agli agricoltori: nessun aiuto, nessun investimento.  Solo tasse  e ogni tassa è sempre stata applicata agli imprenditori con le tariffe massime, senza sconti, consentendo al comune entrate ingenti.

In questi giorni è arrivata la Tares, tassa sui rifiuti ed altri servizi,  e di nuovo posso confermare che  Novellara non è un paese per le imprese! Vediamo cosa hanno votato e voluto i consiglieri e assessori del PD e cosa cambia rispetto alla TIA dell’anno scorso:

  • Al  museo, alla biblioteca, al teatro, alla casa di riposo e alle scuole hanno fatto uno sconto del 7%
  • Ai liberi professionisti con uffici, agenzie, studi  hanno fatto uno sconto del  5%
  • Alle banche, udite udite, un mega sconto del 59%, come mai questo regalo?
  • Ai capannoni uno sconto del 23%
  • Alle sale per giochi e scommesse uno sconto del  8%, perchè?
  • Ai grandi supermercati hanno fatto lo sconto del 4% (beh, sinceramente me lo aspettavo!)

Ma vediamo chi deve sostenere tutto il peso dell’aumento della Tares:

  • Carrozzerie, elettrauto e autofficine hanno un aumento di tariffa del 25%
  • Edicole, tabacchi e farmacie hanno un aumento di tariffa del 27%
  • Estetiste, barbieri e parrucchiere hanno un aumento del 30%
  • Bar, caffè e pasticcerie hanno un aumento del  50%
  • Ristoranti, pizzerie e pub hanno un aumento del  62%
  • I piccoli commercianti di alimentari hanno un aumento del  184%
  • I negozi di fiori e piante hanno un aumento del  184%

La domanda nasce spontanea: perché penalizzare queste categorie? Perché fare uno sconto alle banche e ai grandi supermercati? Perché non è stato scelto un metodo di ripartizione del costo dei rifiuti più equo, senza penalizzare così tanto alcune categorie di piccoli e piccolissimi imprenditori che con questa mazzata rischiano di chiudere?

Inoltre, dobbiamo ricordarci che questi soldi servono per pagare la Sabar che si occupa della gestione dei rifiuti della Bassa Reggiana, quindi mi chiedo: perché la gestione dei rifiuti è così costosa? Perché Sabar continua a guadagnare ogni anno centinaia di migliaia di euro?  Perché Sabar non riesce a contenere i costi e quindi a permettere ai cittadini di risparmiare su queste tasse?  Perché noi cittadini di Novellara, che subiamo da anni il danno ambientale della presenza della discarica sul nostro territorio, non abbiamo mai ottenuto vantaggi, mai avuto sconti, ma anzi paghiamo le tasse e le tariffe più alte?

Chiedo pertanto  al Sindaco, alla sua Giunta e ai Consiglieri del PD che la sostengono, di modificare con urgenza questo piano di tariffe, di pianificare una più equa distribuzione, di permettere agli imprenditori di pagare la Tares soltanto sui metri quadrati che producono rifiuti e non sul totale  e di impegnare Sabar a predisporre un piano di riduzione dei costi e di contenimento degli utili in modo tale da permettere una significativa diminuzione del costo dei rifiuti e una significativa diminuzione di questa nuova tassa.

Cristina Fantinati    –    Capogruppo PDL – INSIEME Comune di Novellara
















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