Le Relazioni di cura in contesti multiculturali, questo il titolo del seminario in programma mercoledì prossimo, 2 ottobre. Un’iniziativa che offre l’opportunità di fare una riflessione sull’attività svolta dal Policlinico di Modena attraverso il proprio servizio dedicato che assicura la presenza fissa di un mediatore che parla in lingua araba e in lingua inglese, la disponibilità di mediatori che conoscono altre lingue (cinese, turco, albanese) oltre alla reperibilità per le emergenze. Il Servizio di Mediazione Culturale oltre alla funzione di interpretariato, fornisce informazioni sui percorsi e sugli aspetti burocratici.
Facendo un bilancio dell’attività svolta nel 2012, emerge che sono stati 10.374, prevalentemente nell’area materno infantile, gli interventi di mediazione culturale con diminuzione all’anno precedente (-10%) legata alla riduzione di attività dovuta al terremoto. Tra questi 7.272 (84%) hanno riguardato pazienti che parlano la lingua araba e 1405 (14%) l’inglese. “Il ruolo più importante dei mediatori, però, è la costruzione di un linguaggio comune all’interno della relazione terapeutica tra operatore e paziente per agevolare il superamento delle barriere culturali. Il fine è quello di mettere in condizione i pazienti e gli operatori di compiere insieme il percorso di cura.” commenta Paola Vandelli, Responsabile del Settore Psicologia della Salute.