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Race for the Cure: 12.000 iscritti hanno dipinto di rosa i Giardini Margherita

race-cure-2013Anche sotto una pioggia battente circa 12.000 iscritti hanno dipinto di rosa i Giardini Margherita per una entusiasmante settima edizione della Race for the Cure. L’appuntamento bolognese della popolare manifestazione di solidarietà e di raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno ha ottenuto anche in questa occasione una partecipazione davvero straordinaria con tante personalità e volti noti a decretarne il successo. Tra loro, il Sindaco di Bologna Virginio Merola, la madrina della Race Maria Grazia Cucinotta con la madrina delle “Donne in Rosa” (oltre 600) Rosanna Banfi, il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Prof. Ivano Dionigi, l’Assessore comunale Marilena Pillati, la Consigliera Nazionale di Parità Alessandra Servidori e molti altri.

Soddisfatta la Prof.ssa Carla Faralli, responsabile del Comitato Emilia Romagna della Komen, che ha espresso dal palco un caloroso ringraziamento alle autorità, ai volontari, alle Donne in Rosa e a tutti gli iscritti di questa edizione, evidenziando come “il progetto della Race for the Cure abbia un impatto costante e tangibile anno dopo anno per la città di Bologna e per il territorio regionale”.

Festeggiatissima al suo arrivo Maria Grazia Cucinotta, partita di mattina prestissimo da fuori Bologna pur di non  mancare allo start della VII edizione della Race for the Cure: “Ogni volta per me è una emozione grandissima. Ritrovo tante amiche e scopro l’umanità di tante donne che combattono contro questa malattia con coraggio, con orgoglio e con una forza d’animo che solo noi donne sappiamo dimostrare”. Un carico di affetto ha travolto anche Rosanna Banfi, che ha trascorso la giornata insieme alle altre donne operate di tumore del seno che hanno indossato con coraggio e orgoglio la maglia rosa: “Quando ho scoperto di avere questa malattia ho trovato che fosse giusto comunicarlo in pubblico per spingere altre donne a non sentirsi sole e a vivere come me con coraggio questa esperienza. Indossare la maglietta rosa vuol dire questo e vuol dire riconoscersi tra di noi, condividere questo momento difficile che può passare e si può evitare se ricordiamo a tutte le donne, grazie ad occasioni come la Race, quanto sia importante la prevenzione”.

IL VILLAGGIO DELLA SALUTE – Come ogni anno, la corsa è stata preceduta da due giorni intensissimi dedicati alla salute, allo sport e al benessere con tante attività gratuite per tutta la famiglia, grazie al contributo offerto dalla Fondazione Johnson & Johnson. Il Villaggio ai Giardini Margherita (allestito in collaborazione con BolognaFiere) è stato un luogo dove informarsi, divertirsi, fare sport con l’area fitness,ed imparare ad osservare uno stile di vita sano. Grazie alla contributo di AUSL Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi e Università di Bologna Alma Mater Studiorum, oncologi, dermatologi ed oculistihanno incontrato moltissimi visitatori per fornire consigli utili ed eseguire esami di screening per abituare il pubblico al concetto di prevenzione, non solo dei tumori del seno.

Nel corso dei due giorni del “Villaggio della Salute” sono state eseguite 45 visite senologiche, 18 mammografie e 66 ecografie, che hanno consentito di diagnosticare 3 casi sospetti subito avviati ad approfondimenti con ago aspirato. Inoltre, sono state offerte 16 consulenze alimentari, 33 visite oculistiche per la prevenzione del glaucoma, 45 visite dermatologiche, 15 visite urologiche per gli uomini, 20 visite per il trattamento del linfedema del braccio.

Inoltre, spazio ai consigli di bellezza nell’area “beauty” che, con il sostegno di Cosmoprof (SoGeCos) ha messo a disposizione delle partecipanti alcuni esperti make up artist.

LA GARA – Il successo della Race for the Cure è stato confermato anche dalla partecipazione di tanti atleti competitivi. La gara maschile è stata vinta da Fabio Villari con il tempo di 15’11’’. La più veloce tra le donne è stata invece Daniela Paterlini (17’16’’), mentre Midre Pagani si è aggiudicata il primo posto tra le “Donne in Rosa” con il tempo di 20’57’’.

Tra le squadre, i premi di categoria sono andati a “Il Seno di Poi” (squadra più numerosa in assoluto);“CAMST” (squadra aziendale più numerosa); “C.U.Bo.” (squadra scolastica/universitaria più numerosa); “I Love I.O.R. Bones” (squadra ospedaliera più numerosa); “IDEE” (palestra/circolo sportivo più numeroso);“Curves Bologna” (squadra femminile più numerosa); “G.S. Polizia Municipale” (squadra “in divisa” più numerosa); “Comune di Castenaso” (squadra più numerosa della provincia); “CESAB & ZEULA per Wilma” (squadra nuova iscritta più numerosa); “Merano C’è” (squadra proveniente da più lontano al nord);“G.A.I.A. onlus Chieti” (squadra proveniente da più lontano al sud) e “I pollici rosa” (squadra più simpatica e originale). Menzione speciale per la squadra dei “Tramonti Romani”, gruppo di volontari Komen giunti da Roma, per il “Gruppo FANEP” dei clown in corsia del Policlinico S.Orsola di Bologna, per“A.S.D. Disabili Faenza” e “Si vede il Marsupio” di Pistoia.

IL GRANDE CONTRIBUTO DI ISTITUZIONI E AZIENDE – La “Race for the Cure” di Bologna è patrocinata da Camera dei Deputati, Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna, AUSL Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna Alma Mater Studiorum, CONI e FIDAL,con la collaborazione di IPASVI – Collegio di Bologna, CSI Bologna, CNA Bologna, Collegio Ostetriche Bologna, Federfarma Bologna, Collegio Professionale Tecnici Sanitari di Radiologia Medica di Bologna, Associazione Italiana Fisioterapisti e UISP Bologna e con la partecipazione di Europa Donnae ANDOS. Oltre a Johnson & Johnson, sponsor nazionale, fondamentale è il contributo di altre importanti aziende come Cosmoprof e BolognaFiere/SoGeCos, Neutrogena (sponsor delle Donne in Rosa), Lete(fornitore ufficiale acqua), Diva Universal e Radio Bruno (i media sponsor), UPS (trasporti) e Lazy Town(sponsor bambini). La realizzazione tecnica della corsa è a cura del Circolo G. Dozza ATC Bologna – Ferrara.

LA DESTINAZIONE DEI FONDI RACCOLTI – La Komen, attraverso i fondi raccolti con la “Race for the Cure”, contribuirà al finanziamento di progetti di prevenzione, educazione alla salute del seno e supporto alle donne operate, ideati e svolti da associazioni di volontariato del territorio regionale, che si aggiungeranno ai 6 avviati nel mese di settembre e agli altri 220 svolti fino ad oggi.

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