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Modena, Tollari (UIL): “In epoca di crisi non si pensa ai tesoretti”

Luigi_Tollari_UilPuntualmente ogni fine estate ricominciamo a discutere dei bilanci comunali. Apprendiamo con un certo stupore che ben 11 milioni di maggiori entrate rispetto alle spese, fanno parte del tesoretto del Comune, messo da parte per provare a fare bella figura con la Pubblica Amministrazione e l’Europa, ma che sarebbe ancora insufficiente per poter avere la patente di virtuosi, raggiungibile solo mettendo da parte in questi tre mesi che mancano alla fine dell’anno, entrate ulteriori per 10 milioni di Euro.

Confesso che sono allibito nell’apprendere che nell’anno più nero dell’economia dal dopoguerra ci siano non dico debiti, ma addirittura tesoretti che invece di andare alle famiglie modenesi in difficoltà, a sostenere l’economia e le Imprese, dopo aver subito una pessima manutenzione delle strade, il degrado di interi quartieri si pensi di nuovo a come realizzare l’obiettivo di accantonare i 21 milioni e 400000 €, vendendo parte della controllante di Hera, le azioni HSST che già l’anno scorso erano state poste in vendita, senza poi che si concretizzasse la cessione.

Così dopo anni di grande recessione e aumento della disoccupazione la pubblica amministrazione locale ci dice che vuole lasciare ai posteri una città impoverita in tutti i suoi fondamentali, incapace di attrarre investimenti importanti , con i suoi alti costi che allontanano imprese e cittadini, buoni solo a pagare tasse senza avere in cambio decoro e sicurezza, opportunità di lavoro e ridistribuzione equa delle risorse.

Ma come sindacato vogliamo continuare a fare la nostra parte . E i Sindaci devono fare la loro fino in fondo. Per questo richiederemo agli amministratori locali di convocare le parti sociali prima di mettere mano al welfare locale, di condividere i processi di taglio e di razionalizzazione delle risorse.

Si può agire quindi non solo mettendo mano alle tasche dei cittadini ma anche sullo sviluppo. Bene le presenze al festival della filosofia, ma bisogna programmare eventi importanti che rendano di nuovo appetibile e fruibile il nostro centro. Bene l’accordo Terim che porta in quel di Rubiera parte della produzione fatta a Modena, lasciando un’area di 27000mq senza una missione produttiva cui aspirano i lavoratori modenesi che non passeranno alle dipendenze dell’Imprenditore egiziano. Le pubbliche amministrazioni locali e provinciali dovranno senz’altro dire la loro in questa fase.

(Luigi Tollari, Segretario generale UIL Modena)

 

















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