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Terremoto, il Commissario Vasco Errani scrive a Letta e ai parlamentari emiliano-romagnoli

Proficua e reciproca collaborazione con Governo e Parlamento sono stati la premessa che ha consentito di avviare in modo positivo la ricostruzione delle aree terremotate dell’Emilia. E quindi “molto è stato fatto. Ma ci attende ancora molto lavoro e ci sono questioni importanti da affrontare insieme”.

Lo scrive il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Letta ed ai parlamentari emiliano-romagnoli.

In due distinte missive il Commissario Errani – ripercorrendo e mettendo in valore quanto fatto fino ad oggi, grazie alla forte collaborazione istituzionale – mette in fila le questioni già in itinere, ma ancora da chiudere per dare un ulteriore impulso alla ricostruzione, e quelle da introdurre ex-novo.

Tra le prime, ad esempio Errani cita il superamento del vincolo di residenza anagrafica per l’accesso ai contributi, l’autorizzazione al pagamento della differenza degli interessi sui mutui sospesi alle famiglie, la necessità di varare il decreto per l’impiego dei fondi Inail 2013 per la sicurezza sismica e l’inclusione, fra i beneficiari, degli imprenditori a titolo individuale e degli imprenditori agricoli.

Altro tema affrontato dal Commissario Errani sono le questioni che occorre invece affrontare ex novo per accelerare e migliorare le misure per la ricostruzione.

Tra queste, ad esempio, la richiesta che – nei casi di demolizione con delocalizzazione totale o parziale degli edifici decisa dai Comuni – venga concessa la facoltà di attribuire i contributi pubblici anche per l’acquisto di alloggi esistenti, e sia possibile riconoscere ai beneficiari il contributo congruo all’intervento di ricostruzione o acquisto.

Sul versante imprese, si chiede inoltre di estendere l’impiego dei 6 miliardi previsti dalla legge 135/2012 anche alle spese di delocalizzazione e rientro nelle sedi originarie sostenute dalle aziende per garantire la continuità della produzione e dell’occupazione e per il ripristino delle scorte.

Altro tema affrontato nella lettera di Errani a Letta e ai parlamentari emiliano-romagnoli è la richiesta di estendere la detrazione al 65% per le spese per il consolidamento antisismico anche ai comuni dell’Emilia colpiti dal sisma del maggio 2012, che il decreto “ecobonus” prevede solo per i comuni compresi nelle zone a rischio sismico classificati 1 e 2.

 

















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