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Filctem/Cgil Modena, “CCNL Industrie Ceramiche: si proceda speditamente al rinnovo!”

Manuela_GozziC’è grande aspettativa da parte dei lavoratori ceramisti (quasi 13.000 nel solo distretto di Sassuolo) sul rinnovo del CCNL scaduto il 30 giugno scorso e per il quale sono già state avviate le trattative che vedranno il prossimo incontro a livello nazionale proprio lunedì 16 settembre.

Incontro, quello di lunedì, nel quale le aspettative della delegazione trattante è di ricevere segnali positivi da Confindustria Ceramica utili ad avviare speditamente la trattativa e arrivare presto a conclusione.

E’ perciò necessario che Confindustria Ceramica venga al tavolo con proposte concrete e positive sui vari punti della piattaforma presentata a giugno dai sindacati di categoria Filctem/Cgil, Femca/Cisl e Uiltec/Uil.

E’ più che mai necessario una svolta nel negoziato per arrivare rapidamente ad una sua conclusione.

E’ vero infatti che il settore ceramico è attraversato ancora da situazioni di crisi con una parte di aziende, anche del comprensorio sassolese, che sta utilizzando gli ammortizzatori sociali.

Ma è altrettanto vero che molte aziende ceramiche, che hanno sviluppato investimenti nel corso di questi anni, stanno cogliendo in pieno le opportunità del mercato internazionale.

Il rinnovo del CCNL deve servire per le une e per le altre, in quanto occorrono politiche industriali mirate a riposizionare l’insieme del settore ceramico sulla strada dell’innovazione, valorizzando attraverso gli strumenti contrattuali i diritti dei lavoratori, lo sviluppo sostenibile, la sicurezza, l’ambiente, ma soprattutto dimostrando che anche in questa fase le risorse umane sono centrali nelle strategie delle imprese.

Il rinnovo del CCNL deve saper accompagnare il cambiamento che molte imprese ceramiche stanno attraversando anche in conseguenza delle crisi. E deve esser visto come un’opportunità di crescita e di sviluppo per il futuro.

E’ importante che nell’incontro del 16 settembre non vengano poste pregiudiziali da parte dei rappresentanti delle imprese su temi non presenti in piattaforma, ma venga compreso che grazie alla responsabilità dei lavoratori e della rappresentanza sindacale, è stato possibile negoziare le condizioni per affrontare gli anni di crisi. Lavoratori e sindacati che ancora oggi sono disponibili ad aprire tavoli e confronti, ai diversi livelli istituzionali, per evitare chiusure di imprese e creare le condizioni per la ripresa produttiva.

Il contratto nazionale non è un obbligo da espletare ogni 3 anni, ma deve essere visto come un’opportunità di crescita e sviluppo aziendale e sociale, come sostegno alla domanda e contributo alla ripresa economica.

Le richieste presentate in piattaforma, comprese quelle salariali, tengono conto della delicata fase economica in corso, e quindi se fossimo di fronte ad atteggiamenti pregiudiziali e dilatori, lavoratori e sindacato si troverebbe costretti a mettere in campo tutte le azioni utili a raggiungere il rinnovo del contratto.

(Manuela Gozzi, segretario sindacato chimici-ceramisti Filctem/Cgil Modena)

 

















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