E’ sotto il naso di tutti che si è avviata la campagna elettorale ed ognuno inizia a portare acqua al proprio mulino come meglio può.
C’è l’addetto alle pubbliche relazioni della tifoseria locale;
C’è la genialità del momento: “Il Bando per la cittadinanza attiva” ovvero, “cercansi lavoranti gratis”, quando, giustamente, gli Assessori vengono ben salariati, pur in presenza di una propria attività retribuita.
Ci si converte in pittori (edili), in giardinieri, in falegnami e speriamo di non trovare infermieri e dottori (formatisi con i corsi fai da te) a supporto della carenza organica nella sanità.
Ovviamente il tutto colorato con pose artistiche sulla stampa.
Le piccole imprese e gli artigiani sono avvisati, questo comune non aprirà micro cantieri, quelli che fanno girare l’economia.
Non ci sono soldi da spendere per le manutenzioni ordinarie e tutto sarà affidato al volontariato civile.
Che sia chiaro ben venga il terzo settore che è sempre stato la salvezza delle amministrazioni comunali, ma da qui a sostituirsi alle imprese che lavorano sul territorio proprio no. In questo modo si va a minare parte del tessuto imprenditoriale che lavora e/o ha lavorato con le pubbliche amministrazioni.
C’è anche chi parte senza tessera di partito, per poi prenderne, al ritorno, una delle tante disponibili al mercatino delle pulci.
Ci sono i tanti cambi di casacca: vuoi per ravvedimento o per mancata copertura della cambiale elettorale (a pensar male si fa peccato diceva uno che se ne intendeva).
C’è chi all’ombra soffre e cerca un posto al sole, con un salto a cento vetrine e un occhio a beautiful.
Siamo proprio messi male, i tecnici comunali si devono pagare le telefonate di servizio e noi, nella nostra metropoli, installiamo le tecnologie ultramoderne e costose con i pali a rovescio e che occupano i marciapiedi.
Sperando di non trovarci coinvolti in qualche altro incidente diplomatico con città a noi gemellate che come al solito finiscono a tarallucci e vino.
Ci direte che non siamo persone dedite al prossimo ed avete ragione, non siamo interessati a collaborare al decadimento finanziario e culturale che a Sassuolo sta raggiungendo primati storici.
Ci interessa molto di più capire se le strade potranno essere percorribili da tutti i cittadini e se i nostri giovani potranno riavere gli spazi che gli competono, se i quartieri potranno vivere o dovranno diventare dormitori senza più alcun servizio di vicinato.
Si proponga, da subito e per anche la prossima giunta, il volontariato amministrativo: chi ha già un lavoro retribuito o pensione, potrebbe avere rimborsi spese (documentate) al posto dello stipendio, intero o part time che sia.
In attesa che il sottobosco politico trova la quadratura del cerchio, noi continueremo a mettere in evidenza l’incongruità di questa amministrazione .
Franca Cerverizzo – “Siamo Sassuolo” Lista Civica