La ‘Via dei vulcani di fango’ che unirà i comuni di Fiorano Modenese, Maranello, Sassuolo e Viano non rappresenta soltanto una opportunità turistica, ma risponde anche a esigenze dell’ambiente scientifico, come dimostra l’appuntamento del 31 agosto e 1 settembre, quando giungeranno alle Salse di Nirano un gruppo di partecipanti alla Goldchmidt Conferenze 2013, la più importante conferenza internazionale di geochimica che si svolge quest’anno a Firenze dal 25 al 30 agosto. Sarà una escursione applicativa con prelievi di campioni fluidi, che si completerà poi con la visita al Museo della Ceramica, al Museo e agli stabilimenti Ferrari di Maranello, al Mef di Modena.
La Riserva Regionale delle Salse di Nirano, negli ultimi anni, ha sviluppato le presenze su diversi fronti; quest’anno c’è stato un ulteriore incremento di gite organizzate da associazioni, aziende, centri estivi e scuole (più di mille presenze solo in giugno e luglio), a cui occorre aggiungere i partecipanti alle iniziative come la Festa della Riserva, i laboratori sul nocino, le escursioni per conoscere gli animali selvatici e, infine, i gitanti della domenica e chi usa la riserva come circuito di passeggiate durante la settimana, a piedi o in bicicletta.
L’anno scorso i visitatori sono stati 50.000, ma il trend è in ulteriore aumento; infatti, dopo la pausa d’agosto, riprenderanno le attività anche nel centro Ca’ Tassi, sia didattiche che per le famiglie.
Sul fronte scientifico si registra un crescente interesse, come ha dimostrato il convegno svoltosi nel giugno scorso, sul rapporto fra Salse e terremoti, durante il quale hanno relazionato rappresentanti delle Università di Modena e Reggio Emilia, dell’Eth Zurich Geological Institute, dell’Osservatorio sismico di Perugia, dell’Università di Bonn.
All’interno del sistema d’area, le Salse di Nirano svolgono un ruolo centrale perché nel 1982 sono diventate la prima Riserva Naturale individuata in Regione Emilia Romagna, riconosciute nel 2004 dalla Commissione Europea come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per la presenza di habitat e specie animali prioritarie e da proteggere, in quanto uniche e fautrici di una biodiversità specifica.
Le Salse di Nirano tutelano il più importante fenomeno dei vulcani di fango in Emilia Romagna e tra i meglio conservati in Europa; sin dall’antichità il fenomeno delle Salse è stato letto quale manifestazione oracolistica e magica, come testimoniato da diversi ritrovamenti archeologici in prossimità delle Salse di Nirano, così da attirare l’attenzione di studiosi e ricercatori sia del passato sia contemporanei che si sono interessati ai vulcani di fango come documentato dagli scritti di Plinio il vecchio, dell’abate Stoppani e dello studioso Spallanzani sino a giungere ai più recenti studi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di Pisa, Bologna, Bonn.
Il prossimo passo è dunque fare sistema con le Salse di Puianello, in Comune di Maranello; con l’area termale di Salvarola e l’antica ‘salsa di Montegibbio’, con la Salsa di Regnano.
“Salse, terme, ‘pozzi dell’olio’ sono una ricchezza che suscita interesse anche all’estero – spiega l’assessore alle politiche per il turismo Sergio Pederzini – Vogliamo creare un sistema che si sviluppi su due province e rappresenti un’ulteriore opportunità per il sistema ricettivo, le produzioni tipiche, il commercio, aggiungendosi alle altre iniziative che abbiamo messo in campo: la rete di Benvenuto Turista, l’app per vivere il territorio, il servizio permanente di navetta per turisti, lo Iat, l’adesione alle associazioni dei Castelli Modenese, delle Città dei Motori, all’Associazione dei Musei Modenesi”.
