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Modena: MEF aperto anche a Ferragosto

mefIn occasione del 25° anniversario dalla scomparsa del Drake, che ricorre il 14 agosto, i visitatori potranno lasciare presso il Museo casa Enzo Ferrari per tutto il mese, un commento a ricordo del grande personaggio che ha reso Modena e la sua terra celebre in tutto il mondo.

La straordinaria vita di Enzo Ferrari, che nacque nel 1898, è raccontata ai visitatori attraverso un secolo di storia, all’interno della sua Casa natale, con filmati originali, suggestivi testi di Leo Turrini, preziosi oggetti e memorabilia, come i suoi famosi occhiali scuri. Una stanza racconta la storia e l’evoluzione del marchio del Cavallino ed una è dedicata al famoso inchiostro viola utilizzato dal Commendatore. L’allestimento comprende anche l’austero e rigoroso ufficio che il Drake aveva in fabbrica a Maranello. Il percorso consente ai visitatori di scoprire il carattere di un uomo che affermava: “il futuro è nelle mani di chi lo sa anticipare” e “la macchina più bella che ho costruito sarà la prossima”.

“Il Museo casa Enzo Ferrari di Modena resterà aperto durante tutto il mese di agosto e anche durante la giornata del 15 agosto dalle 09.30 alle 19.00, con orario continuato – dice Adriana Zini, direttore del Museo – e ricordiamo che per i residenti in provincia di Modena è in corso la promozione estiva con ingresso al prezzo speciale di 5 euro fino al 1° settembre.”

Al MEF è in corso l’irripetibile mostra “GRAND PRIX – Le monoposto del Campionato di Formula 1”, dedicata alle vetture da leggenda del Campionato Mondiale di Formula 1 dal 1950 al 1994 e realizzata grazie al contributo delle più prestigiose case automobilistiche e alla collaborazione con Jonathan Giacobazzi, titolare della Collezione Donelli Vini.

Nella struttura espositiva è possibile visitare anche la mostra collaterale “Cars & Comics – L’auto interpretata dai grandi autori del fumetto”, che coniuga il mondo delle quattro ruote con quello della “letteratura disegnata”, in grado di soddisfare sia le aspettative degli appassionati che dei bambini che ritroveranno le tavole originali dei loro personaggi preferiti.

Ricordiamo che la caffetteria-ristorante del Museo è aperta tutti i giorni dalle 09.30 alle 19.00 e tutti i giovedì sera del mese di agosto propone un aperitivo a 7 euro e intrattenimento musicale.

MuseoCasaEnzoFerrari

 

ENZO FERRARI

 

1898

Enzo Anselmo Ferrari nasce alla periferia di Modena il 18 febbraio 1898 ma, a causa della neve, i suoi genitori ne registrano la nascita soltanto due giorni più tardi. Suo padre, che era stato capo officina alle Officine Rizzi, possedeva un’officina di carpenteria metallica, che occupava circa 30 dipendenti impegnati nella costruzione di ponti e tettoie per le ferrovie dello stato.

1908

All’età di 10 anni Enzo viene portato dal padre, insieme al fratello Alfredo, ad assistere ad una corsa automobilistica sul circuito di Bologna, sulla via Emilia. La gara viene vinta da Felice Nazzaro (Vincenzo Lancia realizzò il giro più veloce) ed il giovane Enzo ne rimane fortemente impressionato.

”Avevo dieci anni, era il 1908 e mio padre mi portò a una corsa automobilistica sul circuito di Bologna, che si snodava sulla via Emilia. Mio padre e mio fratello maggiore parlavano spesso di automobili e io li ascoltavo, il mio interesse cresceva. Così quel giorno, ricordo, ebbi un’emozione violenta”

L’anno dopo fu puntuale ad una nuova gara che si disputava sulla strada provinciale tra Modena e Ferrara, il cosiddetto “Record del Miglio”. C’erano piloti come Cerano, Da Zara, Gioia, Scipioni, Carminati. L’asfalto non esisteva ancora e gli uomini con mastelli e secchi d’acqua innaffiavano la strada prima del passaggio dei concorrenti di ogni categoria. Organizzava la corsa l’associazione automobilistica modenese.

“Furono queste competizioni a darmi il brivido, la mia adolescenza conobbe tre passioni dominanti, tre grandi sogni: tenore d’operetta, giornalista sportivo, corridore d’automobile. Il primo sfumò per mancanza di voce, il secondo resistette, ma in forma velleitaria, il terzo ebbe il suo corso, la sua evoluzione”.

1914

Enzo inizia la sua attività di istruttore alla scuola tornitori dell’officina dei pompieri di Modena, dopo aver interrotto forzatamente gli studi alla terza tecnica.

1916

Una doppia tragedia colpisce la famiglia nel 1916: la morte del padre e del fratello.

1917

Richiamato alle armi durante la prima guerra mondiale, viene assegnato al III Artiglieria da Montagna, distaccamento della Val Seriana. Una malattia grave lo costringe ad essere sottoposto a due operazioni e ad essere, quindi, congedato a fine ostilità. L’esperienza militare gli lascia una lettera di presentazione per potersi offrire alla Fiat.

1918

Una volta ristabilito e congedato, Enzo cerca un lavoro alla Fiat ma, con suo enorme disappunto, non c’erano posti vacanti La passione per l’automobile lo spingeva ad entrare nel settore anche se il paese era ancora in una sorta di stato di guerra: la circolazione del traffico privato era ancora proibita e ciò bloccava il mercato. Alla fine del 1918 trova occupazione a Torino in qualità di collaudatore di automobili, presso un’azienda che trasformava camion leggeri in telai che venivano successivamente assemblati dalla carrozzeria Italo-Argentina con sede a Milano. Il 24 dicembre le restrizioni sul traffico vennero annullate, permettendo all’industria automobilistica di espandersi.

1919

Il lavoro di Enzo consisteva nel guidare i camion, ridotti ad un semplice telaio dotato di motore, fino a Milano, dove venivano carrozzati. Nella città lombarda, trova un nuovo posto grazie a Ugo Sivocci alla CMN (Costruzioni Meccaniche Nazionali) come collaudatore e, successivamente, pilota da corsa. Esordisce in gara nel 1919 nella corsa in salita Parma-Poggio di Berceto, arrivando quarto nella categoria tre litri alla guida di una 4 cilindri, 2.3 litri, CMN 15/20. Nello stesso anno, il 23 novembre, partecipa alla Targa Florio dove non ebbe altrettanto successo: un problema al serbatoio della benzina gli fece, infatti, perdere oltre quaranta minuti.

1920

Nel 1920, dopo una serie di gare in cui ebbe alterna fortuna alla guida di una Isotta Fraschini 100/110 IM Corsa, Enzo arriva secondo assoluto alla Targa Florio alla guida di un’Alfa Romeo, 6 litri, 4 cilindri, tipo 40/60. Inizia, così, una collaborazione con la casa del Biscione che durerà vent’anni e lo porterà a ricoprire incarichi di collaudatore, pilota, collaboratore commerciale e, infine, direttore del reparto Alfa-Corse fino al novembre 1939.

1921

Come pilota ufficiale dell’Alfa, Ferrari prende parte a diverse corse, con alcuni risultati positivi, come il 5° posto alla Targa Florio, in maggio, ed il 2° posto al Circuito del Mugello, in luglio. In quell’anno riporta anche il suo primo vero incidente: alla vigilia del Grand Prix di Brescia, categoria Gentlemen, a settembre, esce di strada per evitare una mandria di mucche che stava attraversando il tracciato della corsa.

1923

Ferrari vince il primo Circuito del Savio, occasione in cui incontra il Conte Baracca padre del famoso asso dell’Aviazione Italiana, Francesco Baracca. In seguito conoscerà anche la Contessa Baracca, dalla quale riceverà una foto con dedica e l’invito ad utilizzare il “Cavallino” come portafortuna sulle sue vetture.

1924

Nel 1924 Enzo Ferrari ottiene il primo riconoscimento ufficiale dallo Stato, ricevendo la carica di Cavaliere per meriti sportivi, diventando, poi, nel 1925, Cavaliere Ufficiale; la sua passione per il giornalismo lo porta a diventare uno dei fondatori, a Bologna, del “Corriere dello Sport”.

Sempre in quell’anno vince a Pescara la coppa Acerbo con l’Alfa Romeo RL, battendo la Mercedes, appena reduce dal trionfo nella Targa Florio.

1927

Ferrari riceve il titolo di Commendatore, come riconoscimento per i servizi resi al Paese in campo sportivo. Nello stesso anno, il 5 giugno, vince il Circuito di Modena con l’Alfa Romeo 6C1500 SS.

1928

Il 20 maggio Enzo vince il 2° Circuito di Modena, sempre al volante di un’Alfa Romeo 6C 1500.

1929

Nel 1929, da un’idea scaturita in una cena a Bologna, fonda a Modena la “Scuderia Ferrari”, società sportiva che aveva come scopo quello di far correre i propri soci. I primi soci furono i fratelli Caniato di Ferrara e Mario Tadini, più tardi arrivò il conte Trossi. Questo segna l’inizio di un’intensa attività agonistica che porterà alla creazione di una squadra ufficiale; la Scuderia gareggiava sia con auto, soprattutto Alfa Romeo, sia con moto; col tempo diverrà una filiale tecnico-agonistica dell’Alfa Romeo, alla quale si sostituirà nel 1933 nella gestione dell’attività sportiva.

1931

E’ l’anno dell’ultima corsa come pilota. Al circuito delle Tre Province, il 9 agosto del 1931, Ferrari arriva secondo, alla guida di un’Alfa Romeo 8C 2300 MM, dietro Nuvolari. La vicina nascita di Alfredo (Dino, 19 gennaio 1932) e i sempre maggiori impegni come direttore della Scuderia lo portano a decidere di ritirarsi dalle corse.

1932

Nasce Dino.

1937

La Scuderia Ferrari costruisce l’Alfa Romeo 158 “Alfetta” che dominerà nelle competizioni internazionali.

1938

Nel 1938 la Scuderia Ferrari viene chiusa e Enzo Ferrari diventa direttore dell’Alfa-Corse.

1939

Nel novembre 1939 Enzo Ferrari lascia l’Alfa Romeo, con l’accordo di non poter usare il nome Ferrari associato alle corse e alle macchine da corsa per almeno quattro anni. Da quel giorno, battere le Alfa Romeo con le vetture da lui costruite diviene il suo obiettivo. Ferrari fonda l'”Auto Avio Costruzioni” a Modena, nel garage di Viale Trento e Trieste.

1940

Nel quartier generale della vecchia Scuderia inizia la costruzione di due auto per la Mille Miglia, l’ultima prima della guerra; alle vetture (1500 cc, 8 cavalli) viene dato il nome di 815 e a condurle saranno il giovane Alberto Ascari ed il Marchese Lotario Rangoni Machiavelli di Modena. La 815 fu realizzata in parte con materiali Fiat, il progetto fu curato da Alberto Massimino.

1943

Nel 1943, in piena guerra, l’Auto Avio Costruzioni si trasferisce da Modena a Maranello, dove viene costruita la prima parte di quella che sarà la sede Ferrari, e lavora per la Compagnia Nazionale Aeronautica di Roma, la Piaggio e la RIV, producendo rettificatrici oleodinamiche per la fabbricazione di cuscinetti a sfera.

“A Maranello passai nel ’43 in virtù della legge del decentramento industriale che era stata imposta alle fabbriche, a modena avevo una quarantina di operai che nel corso della guerra aumentarono sensibilmente, sì che a Maranello potevo contare su 140-160 unità. La scelta di questo paese, ai piedi della cosiddetta linea gotica, fu dovuta alla ragione che possedevo un terreno nelle immediate vicinanze della attuale fabbrica.”

1944

L’officina viene bombardata nel 1944 e subito ricostruita.

1945

Nel 1945, anno in cui inizia la progettazione completa della prima vettura “Ferrari”. Il progetto è ambizioso: usare un motore 12 cilindri a V di appena 1500 cc – un tipo di propulsore che avrebbe segnato l’intera storia della marca – per una vettura dai molteplici usi: gare sport e di Formula ma anche stradale.

1945

Nasce il suo secondogenito Piero.

1946

In dicembre Ferrari distribuisce alla stampa i primi dati e disegni della sua nuova vettura.

1947

Il 2 marzo guida la 125S nella prima uscita dalla fabbrica.

1951

La Ferrari vince il suo primo GP di F1 a Silverstone, in Inghilterra, grazie al pilota Froilan Gonzalez, un argentino.

1952

Dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans, già nel 1949, una Ferrari è Campione del Mondo con Alberto Ascari. Il titolo sarà riconquistato anche nel ’53.

Nel 1952 Ferrari viene anche insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro – un riconoscimento datogli per i servizi resi all’industria e all’immagine dell’Italia nel mondo.

1956

Il 30 giugno il figlio di Enzo, Dino, muore di distrofia muscolare; Ferrari aveva coinvolto fino all’ultimo suo figlio nella decisione di realizzare un nuovo motore 1500 cc, e la scelta finale cade su di un motore di 6 cilindri a V che debutta cinque mesi dopo la morte di Dino; da allora, tutti i motori Ferrari 6 cilindri a V saranno conosciuti come “Dino”.

1960

La Ferrari si trasforma in Società per Azioni. Nello stesso anno, l’Università di Bologna conferisce a Enzo Ferrari la Laurea honoris causa in Ingegneria meccanica.

1962

Enzo Ferrari viene premiato dalle Nazioni Unite con il Premio Hammarskjöld.

1963

Nel 1963 viene costruito a Maranello, sotto il suo patrocinio, l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato dedicato ad Alfredo Ferrari che ancora oggi fornisce tecnici specializzati all’azienda.

Enzo Ferrari rinuncia all’accordo con la Ford per il futuro dell’azienda, preferendo una soluzione italiana , che poi troverà con Gianni Agnelli nel 1969.

1965

Enzo Ferrari riceve il Premio Columbus.

1969

Ferrari è ormai consapevole che lo sviluppo dell’attività industriale richiede un socio potente nel settore e stipula un accordo con il gruppo Fiat per la cessione del 50% dei titoli azionari Ferrari.

1970

Enzo Ferrari viene premiato con la medaglia d’oro dalla Scuola italiana di Arte e Cultura.

1971

Viene decisa, su precisa volontà di Enzo Ferrari, la costruzione della pista di Fiorano; la sua realizzazione si conclude in appena sette mesi.

1979

Ferrari riceve da Pertini il titolo di “Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana”.

1987

Viene costruita la F40, ultima vettura realizzata sotto la gestione di Enzo Ferrari.

1988

L’Università di Modena gli conferisce la Laurea honoris causa in Fisica.

14-08-1988

Enzo Ferrari muore nella sua casa di Modena.

 

 

 

















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