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Sicurezza lavoro nelle aziende sanitarie: importante accordo sindacati Regione

assistenza_sanitariaUn importante accordo unitario in materia di sicurezza del lavoro nelle aziende del Sistema sanitario regionale è stato raggiunto nel pomeriggio di oggi, 23 luglio 2013, presso l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna.

Si tratta di un atto di indirizzo sulle modalità’ di svolgimento delle funzioni attribuite ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), con il quale ci si prefigge di promuovere una nuova e diversa cultura della sicurezza in sanità, per rappresentare e tutelare al meglio la salute delle lavoratrici (la maggioranza) e dei lavoratori (ben 61.877 in Emilia-Romagna), gran parte dei quali sottoposti a carichi di lavoro sempre più pesanti ed esposti a fattori di rischio in aumento. Anche per queste ragioni l’intesa raggiunta consentirà di superare le numerose criticità, causa delle molteplici problematiche e controversie sorte in questi anni nelle aziende, soprattutto rispetto alla funzione e al ruolo degli RLS.

L’accordo in buona sostanza coglie questa opportunità: è un punto di partenza per una regolamentazione omogenea per gli RLS che operano nelle Aziende sanitarie della Regione, che permetterà loro di svolgere nel rispetto della Legge e delle regole condivise, l’azione preventiva di controllo e di intervento nei luoghi di lavoro con maggiore chiarezza ed efficacia senza “impedimenti” di sorta.

La durata dell’intesa è triennale e traendo la sua fonte dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs 81/2008) rende pienamente operativo l’Accordo Quadro del 1996 in termini di agibilità, permessi e formazione: questo significa che laddove siano vigenti accordi aziendali più restrittivi in materia di consultazione e partecipazione delle rappresentanze, gli stessi verranno aggiornati e migliorati sulla base delle linee guida regionali oggetto dell’accordo di oggi, 23 luglio 2013.

Utilizzo di sedi, tecnologie, ma soprattutto molte più’ ore per formazione, aggiornamento, svolgimento dell’attività e maggiore fruibilità dei permessi, sono gli elementi qualificanti dell’intesa raggiunta, oltre a un numero di RLS più adeguato alle specificità delle singole aziende.

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL regionali ritengono che questo accordo rappresenti un decisivo passo avanti su un tema delicato come quello della sicurezza sul lavoro, un buon segnale in un periodo di grande trasformazione dei modelli organizzativi della sanità emiliano-romagnola, un risultato particolarmente significativo e di controtendenza, se rapportato a questa difficile fase che mette a dura prova i lavoratori della Sanità pubblica con il blocco della contrattazione collettiva, i tagli al personale e il continuo attacco ai diritti.
















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