Immaginare il futuro, dare forma alle visioni. È questo il ‘marchio di fabbrica’ di Ito Morabito (in arte Ora-Ïto), il designer francese più ironico e irriverente del momento. Ad appena 36 anni vanta collaborazioni con le più importanti aziende internazionali e venerdì 27 settembre, alle ore 15.00 presso la Galleria dell’ Architettura, sarà a Cersaie per animare l’incontro Ora-Ïto Design.
Nato a Marsiglia nel 1977, ha iniziato il suo percorso a vent’anni ideando prodotti immaginari, fingendo che fossero novità delle più note griffe internazionali, da Louis Vuitton – per cui realizza una borsa per l’epoca molto trasgressiva– a Bic, da Levi’s a Visa, da Nike ad Apple. Nessuno li aveva commissionati, ma molti clienti iniziano a cercare davvero i prodotti sui siti e negli atelier di questi marchi, decretando il successo della sua operazione di design virtuale.
Ora-Ïto (www.ora-ito.com) si trasferisce così da Marsiglia a Parigi, dove apre il proprio studio e registra il marchio. Molte aziende, invece che fargli causa, iniziano a commissionargli dei progetti. Il designer realizza così in questi anni una linea di gioielli in argento per Christofle, una serie di lampade per Artemide, la bottiglia in alluminio per la birra Heineken e una in plastica per l’acqua Evian, l’orologio Montre per Swatch, una poltrona per Zanotta e un nuovo packaging per i cosmetici di Guerlain. Si occupa anche di allestimenti come il“Rendez-vous Toyota”, lo showroom della casa automobilistica giapponese a Parigi, la più grande applicazione architettonica in Corian® mai realizzata sinora.
Tutto quello che esce dalla sua testa sembra venire da un’altra dimensione. Come le due auto disegnate per Citroen ed esposte al Salone del Mobile 2011. Prendendo spunto dalla storia della casa automobilistica francese, ha ideato Evomobil e UFO, a metà tra una navicella spaziale e una macchina, nate reinterpretando in versione futuribile due modelli simbolo della casa automobilistica, come la Traction Avant e la DS, da lui definita “la più bella e la più spaziale delle macchine”.
Nel 2012 Ora-Ïto ha applicato il proprio estro per Scavolini, ideando Foodshelf, una cucina sospesa tra il focolare tradizionale e il living. L’idea sottostante è semplice: affinché la cucina sia il cuore della casa non può rimanere confinata in una stanza, ma deve invadere lo spazio, diventando l’origine di una continuità funzionale ed estetica. Ne è nata così una proposta fatta di moduli fissi che possono comporsi nei modi più diversi e contaminare gli altri ambienti.