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Un arresto per truffe commesse in danno di galleristi d’arte e commercianti di Bologna

carabinieri_703Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, unitamente alla Stazione Carabinieri Bologna Centro ed il Commissariato Bolognina Pontevecchio, in esecuzione provvedimento dell’AG, ha arrestato S.M. di anni 59, autore di numerose truffe. L’arresto è stato eseguito presso il domicilio in Misano Adriatico (RN) al termine di indagini scaturite da alcune truffe commesse nel centro di Bologna in danno di galleristi d’arte e commercianti.

Il modus operandi del S.M. consisteva nel prendere un primo contatto esplorativo con le future vittime, manifestando l’interesse all’acquisto di vari beni di pregio, per poi successivamente nel fine settimana ripresentarsi e pagare con assegni falsi o rubati.

L’indagine ha riunito una serie di condotte truffaldine caratterizzate da ripetuti acquisti di beni e merci presso esercizi commerciali di Bologna compiuti o tentati tra marzo 2012 e febbraio di quest’anno, tutti contrassegnati dal medesimo modus operandi poiché il pagamento veniva eseguito (o proposto) mediante assegni di conto corrente o circolari di provenienza illecita (oggetto di denuncia di smarrimento, furto o falsificazione) offerti con astuzia dal malvivente che si presentava sotto falso nome (in due casi esibendo copia di identità, a sua volta provento di furto, per avvalorare le generalità e l’esistenza di chi disponeva dei fondi per l’acquisto) per poi contattare il venditore in più occasioni e così realizzando la condizione atta a determinare nella vittima un ragionevole affidamento sulle apparenti oneste intenzioni dell’acquirente e sulla negoziabilità dei titoli di credito utilizzati per il pagamento.

Le vittime impossibilitate ad effettuare gli opportuni riscontri si accorgevano quasi sempre il lunedì successivo della insolvibilità degli assegni.

Pertanto la PG ricostruito il quadro indiziario e proceduto alla inequivocabilmente identificazione del soggetto, consentiva al P.M. di richiedere ed ottenere dal GIP l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere in relazione ai reati di truffa e ricettazione.

L’indagato e’ stato ristretto presso la casa circondariale di Rimini.

 
















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