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Presentato questa mattina da Sindaco ed Amministratore Unico il piano industriale di SGP

pianoindustrialeSGPE’ stato presentato questa mattina, dal Sindaco di Sassuolo Luca Caselli e dall’Amministratore Unico Corrado Cavallini, il “Piano Industriale” di Sgp, Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl.

“Inutile rimarcare la situazione in cui versa Sgp – ha sottolineato il Sindaco Luca Caselli – così come il fatto che si tratta di una Società nata dalla giunta di centro sinistra come una vero e proprio “debitificio” che noi abbiamo ereditato in una condizione più che mai critica. Sin dal nostro insediamento abbiamo iniziato un piano che ha sempre avuto come unico obiettivo il risanamento di Sassuolo Gestioni Patrimoniali: ora siamo all’anno cruciale.

Risanare una società ed un debito simile sicuramente non è semplice: si tratta di uno sforzo immane che, purtroppo, coinvolgerà l’intera città ma che è indispensabile. Sgp è patrimonio di tutta la città, di tutti i cittadini di Sassuolo: risanarla significa non tanto, o non solo, alleviare la situazione debitoria; significa soprattutto lanciare un segnale di speranza e di solidità che ogni cittadino sassolese merita di avere”.

“Nello stilare il Piano – sottolinea l’Amministratore Unico di Sgp Corrado Cavallini – abbiamo proceduto su due obiettivi: riportare in equilibrio la gestione annuale per effettuare un cambio netto di direzione puntando sulla chiusura positiva o, quantomeno, al pareggio già nel 2013; proporre piani di rientro del debito pregresso in tempi lunghi ma con promesse sostenibili, reali e diversificate in modo da permettere ai creditori di effettuare una scelta sulla base delle loro convenienze”.

Per puntare all’equilibrio di bilancio ci si è mossi sia sul fronte del controllo e conseguente riduzione dei costi, sia sul fronte dello sviluppo dei ricavi ed inserimento di nuove attività che anch’esse potessero portare un beneficio nel conto economico della società e soprattutto un apporto al cash flow indispensabile per colmare, in tempi non brevi, il debito cumulato.

“Una prima attività, iniziata a partire dal 1 aprile, è stata quella di riportare sotto controllo – spiega Corrado Cavallini – la gestione dell’organizzazione degli eventi per buona parte promossi dal Comune e per i quali SGP apportava uomini e mezzi senza un reale riscontro di ricavi. La nuova procedura è stata strutturata con preventivi da accettare e fattura da fare a consuntivo sul reale utilizzo di uomini e mezzi. Prezzi calmierati, che in ogni caso permettono un piccolo margine per la società, vengono ora applicati solo ad istituzioni religiose, all’associazionismo e comunque a tutto il mondo no profit”.

Si è poi proceduto con la verifica della possibilità di apportare risparmi anche in merito all’affitto dei locali che ospitano l’attività della società; a tal proposito è stata inviata la disdetta per la decorrenza dei sei mesi già da fine aprile.

Per sviluppare maggiori ricavi alla Società, invece, le attività di spicco al momento sono stanzialmente due: gestione della riscossione comunale in sostituzione di Equitalia; gestione in autonomia della politica abitativa popolare attualmente in capo ad ACER fino alla fine del corrente anno.

“La gestione della riscossione – spiega Cavallini – verrà attuata, nonostante l’ennesima proroga che permetterebbe al Comune di arrivare fino alla fine dell’anno con Equitalia, già a partire dal prossimo mese di luglio con la formazione e l’istituzione dell’ufficio preposto prima ed il potenziamento dello stesso nei prossimi mesi appena verrà eseguito il passaggio di consegne con Equitalia con la supervisione dell’ufficio Tributi comunale per il pregresso ed il conferimento di nuove pratiche della riscossione. Per quanto riguarda il subentro ad ACER, che verrà attuato a partire dall’inizio del prossimo anno, lo stesso permetterà alla società di introitare l’intero compenso che la stessa doveva riconoscere per l’organizzazione di tutta la politica abitativa popolare ed inoltre una miglior gestione dei costi di manutenzione degli immobili con conseguenti risparmi di costi”.

Fondamentale, poi, è stata la rimodulazione del Global Service con il Comune: in precedenza inadeguato, sorpassato ed insufficiente. Tale Global Service ricomprende il riaddebito all’ente sia delle ore uomo, sia dei materiali, sia dei costi di outsourcing, sia dei costi per immobili locati necessari allo svolgimento di funzioni che il Comune ha delegato a svolgere alla partecipata per suo conto.

SGP: IL PIANO DI RIENTRO

“Per quanto riguarda il piano di rientro del debito pregresso, sconfessando il passato che aveva visto prendere impegni dai miei predecessori relativamente a piani che si sono poi rivelati privi ab origine di un fondamento di sostenibilità, verrà proposto a tutti i creditori della società (escluso il ceto bancario) una proposta che dovrà essere visionata e ritornata per accettazione al mittente con l’espressione della scelta effettuata entro il 15 luglio. Sulle dilazioni di pagamento verrà riconosciuto a tutti l’interesse legale dal momento della scadenza del credito al momento di effettivo pagamento”.

L’Amministratore Unico di Sgp Corrado Cavallini, in questo modo, introduce la proposta effettuata ai creditori per un piano di rientro dal debito pregresso.

 

La proposta sarà così articolata:

Possibilità di permutare immobili di proprietà della società sulla base di una lista allegata alla proposta che identifica l’immobile e ne attribuisce il valore base. In caso di prenotazione di più creditori dello stesso immobile , saranno invitati ad una gara al rialzo per l’aggiudicazione. Infine saranno ammesse permute con crediti inferiori al valore della permuta solo qualora la differenza non risulti superiore al 10% del valore del credito; in tal caso la società provvederà a rifondere i differenziali con interessi legali. In caso invece di permute con crediti superiori al valore della permuta varranno per il residuo le regole che seguono.

– Possibilità di ottenere un pagamento “veloce” in caso di rinuncia ad una parte del credito a saldo e stralcio con le seguenti condizioni:

a) Rinuncia pari al 60% del credito e quindi pagamento del 40% in 5 rate trimestrali a decorrere dal 30 settembre c.a;

b) Rinuncia pari al 55% del credito e quindi pagamento del 45% in 10 rate trimestrali a decorrere dal 31 dicembre c.a;

c) Rinuncia pari al 50% del credito e quindi pagamento del 50% in 20 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

d) Rinuncia pari al 45% del credito e quindi pagamento del 55% in 30 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

e) Rinuncia pari al 40% del credito e quindi pagamento del 60% in 50 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

f) Rinuncia pari al 35% del credito e quindi pagamento del 65% in 75 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

g) Rinuncia pari al 30% del credito e quindi pagamento del 70% in 100 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

h) Rinuncia pari al 25% del credito e quindi pagamento del 75% in 115 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

i) Rinuncia pari al 20% del credito e quindi pagamento del 80% in 125 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

j) Rinuncia pari al 15% del credito e quindi pagamento del 85% in 140 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

k) Rinuncia pari al 10% del credito e quindi pagamento del 90% in 150 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

l) Rinuncia pari al 5% del credito e quindi pagamento del 95% in 170 rate trimestrali a decorrere dal 31 marzo 2014;

– In caso di pagamento integrale sarà riconosciuta una rata pari al 0,5% trimestrale del credito a decorrere dal 30 settembre.

“Resta inteso – commenta Cavallini – che eventuali eccedenze di liquidità che dovessero manifestarsi per la miglior gestione, qui prudenzialmente stimata, verranno immediatamente riversate su tutti i creditori pro quota riducendo così le tempistiche eventualmente accordate”.

 

Il piano sino ad ora illustrato non riguarda le Banche, alle quali è stata fatta una proposta diversa:

“Al ceto bancario – chiarisce l’Amministratore Unico di Sgp Corrado Cavallini – è stato proposto una rimodulazione delle rate con la possibilità di: sospensione delle prossime rate, ovvero di un nuovo preammortamento per un triennio/quinquennio; di una rimodulazione delle rate con spostamento a fine finanziamento di una maxi rata; possibilità di rinegoziazione degli spread”.

 
















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