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Frane, “insufficienti le risorse assegnate al Reggiano”

consiglio-prov-re“E’ un quadro che non ci soddisfa. I fondi a disposizione non sono sufficienti neppure per realizzare gli interventi più urgenti, servono assolutamente maggiori risorse e, per ottenerle, bisogna fare squadra”. E’ stata lapidaria la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, nel commentare l’entità dei fondi destinati dal piano regionale al nostro territorio per far fronte all’emergenza frane nel corso dell’incontro promosso oggi a palazzo Allende per fare il punto insieme a sindaci, parlamentari e consiglieri regionali (era però presente la sola senatrice Maria Mussini, mentre la senatrice Leana Pignedoli, che come la collega dei 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno sull’argomento, era impegnata in Puglia e i deputati nei lavori della Camera).

Per il territorio reggiano sono previsti 4 milioni 673.400 euro per 105 interventi urgenti di messa in sicurezza delle zone colpite dal maltempo dei mesi scorsi. Di questa somma, circa 3 milioni di euro saranno destinati ai Comuni e al Servizio tecnico di bacino, poco più di 1 milioni alle strade provinciali. E’ quanto prevede il piano della Regione Emilia-Romagna sulla base dei fondi assegnati in parte dal Governo, in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza, e in parte dal Ministero dell’ambiente, complessivamente 24 milioni da destinare alle varie province dell’Emilia-Romagna.

Una cifra, quella assegnata al Reggiano, che copre solo una parte (per la precisione il 38,5%) del fabbisogno immediato del territorio che, solo per gli interventi urgenti, ammonta a oltre 12 milioni di euro, mentre i danni registrati si stimano superare i 60 milioni. L’elenco delle conseguenze del maltempo nel Reggiano è significativo, some ha sottolineato il collaboratore di Protezione civile, Luciano Gobbi: oltre 400 segnalazioni di dissesto, 49 persone evacuate, 7 e 23 rispettivamente le abitazioni e le aziende distrutte o significativamente danneggiate, un ponte crollato, 38 interruzioni stradali e 99 tra abitazioni e località isolate. Tutto questo, solo per quanto riguarda le frane, alle quali vanno aggiunte le criticità idrauliche.

“Chiediamo ai parlamentari e ai consiglieri regionali reggiani di attivarsi affinché il nostro territorio possa ottenere le risorse necessarie”, ha affermato la presidente Masini facendosi interprete dell’unanime richiesta arrivata dai sindaci, che hanno anche sollecitato una rapida assegnazioni dei fondi perché – come da più parti è stato sottolineato – “in montagna i lavori di ripristino vanno eseguiti assolutamente prima dell’autunno”.

 

 
















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