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Traviata in scena il 27 Giugno a Carpi

TraviataGiovedì 27 giungo andrà in scena, alle ore 22.00 presso Piazzale Re Astolfo a Carpi (in caso di pioggia, al Centro sociale Graziosi di via Sigonio), La Traviata di Giuseppe Verdi. Quella che è certamente tra le opere più famose del maestro di Busseto sarà rappresentata nella città dei Pio in occasione del Bicentenario Verdiano, per celebrare il quale il Regista Nando Schellen, direttore del Teatro dell’Opera della Northern Arizona University, dove oltre ad insegnare arti sceniche è impegnato in produzioni teatrali, tra le quali ricordiamo soltanto Così fan tutte e Il flauto magico di Mozart, e il Baritono fidentino dalla trentennale carriera Romano Franceschetto, specializzatosi nei principali ruoli di ‘buffo’ del XVIII e XIX secolo e guadagnatosi unanimi consensi nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri, hanno curato la V Edizione del Festival estivo Flagstaff in Fidenza, a cura di CEFAC – Centro Formazione Alta Cultura.

La Traviata, tra gli undici appuntamenti della rassegna, sarà proposta agli spettatori della data carpigiana in un grande evento a partecipazione gratuita, che vedrà esibirsi sul palcoscenico gli allievi della Northern Arizona University, studenti di musica di talento, provenienti da tutto il mondo, che metteranno in scena il frutto del loro duro lavoro.

La rappresentazione (realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Rino Viani, con patrocinato dal Comune di Carpi e del Comune di Fidenza, e rientrante nel Progetto ‘Giovani creativi Carpi’ realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani) sarà ad ingresso libero e gratuito, sino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’Opera in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie, narra la vicenda del travagliato amore tra Violetta Valéry, una famosa mondana regina incontrastata dei salotti parigini e Alfredo Germont, suo ammiratore, giovane di onorata famiglia. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti i quali saranno riuniti infine dalla verità e dall’amore, appena qualche minuto prima della morte di Violetta a causa della tisi.

Amore e morte: è su queste due cardini che si inscrive il melodramma tra le Opere più celebri che mai siano state composte. Intorno a questi due grandi temi si sviluppa l’ispirazione del musicista, che forse non salì mai tanto alta nell’espressione del dolore e del travaglio.

La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853.

Fra i passaggi più popolari, l’invocazione di Violetta Amami, Alfredo, il famoso brindisi Libiamo ne’ lieti calici, la cabaletta Sempre libera degg’io, il concertato finale del secondo atto, l’aria Addio, del passato e il duetto Parigi, o cara.

 

 

















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