In occasione dell’Assemblea di Bilancio – tenutasi il 24 maggio scorso – Cooperativa Sociale Ambra, in collaborazione con Boorea, ha scelto di sostenere il progetto di solidarietà internazionale “Il sorriso delle bambine”, promosso da GVC Onlus.
Il progetto – della durata di 2 anni – ha l’obiettivo di promuovere i diritti di donne e bambine cambogiane, lottando contro la violenza e lo sfruttamento nella zona di Siem Reap, una tra le 5 province più coinvolte nel traffico di donne e bambine e la prima per vittime di abuso sessuale.
Le socie e soci di Cooperativa Sociale Ambra hanno chiesto a Boorea di partecipare al progetto, organizzando la raccolta fondi tramite donazioni volontarie da busta paga e l’organizzazione di eventi nei territori in cui Ambra opera. L’obiettivo di raccolta è pari a 20.000 euro.
Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il contributo di alcuni partner locali (Cambodian Women’s Crisis Center, Phare Ponleu Selpak, Dipartimento di Agricoltura della Provincia di Siem Reap), “Il sorriso delle bambine” intende operare in due direzioni: creare servizi di sensibilizzazione e informazione presso la popolazione e ridurre la povertà offrendo occasioni di reddito per le famiglie povere e in particolare per le donne.
“Questa scelta” spiega Roberto Mainardi, Presidente di Cooperativa Sociale Ambra “valorizza la tensione solidaristica e sociale di Ambra e la sua caratterizzazione di impresa cooperativa che guarda all’obiettivo economico, ma non dimentica mai la volontà di essere forza di sostegno al cambiamento e al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più disagiate della popolazione, in Italia e fuori dai confini nazionali”.
“Il progetto” continua Ildo Cigarini, Presidente di Boorea “riguarda l’attività di sostegno alla popolazione e si inserisce nella linea di impegno solidale che caratterizza Boorea e in cui si impegnano, anche singolarmente, molte cooperative reggiane”.
La Cambogia é considerata tra i paesi più poveri nel sud est asiatico. Uno dei problemi principali è lo sfruttamento di donne e bambine. I dati sono allarmanti: 1 donna su 4 è vittima di violenze domestiche e, oltre il 70% degli abusi sessuali, avviene su bambine e bambini tra 5 e 17 anni. Il 36% delle donne cambogiane, che emigrano in cerca di lavoro, è vittima di sfruttamento, deprivazione di documenti e pratiche sessuali non consenzienti.
