Procedure più snelle in materia di autorizzazioni ambientali per le piccole e medie imprese. Lo prevede la legge (decreto 59 del 2013) entrata in vigore da giovedì 13 giugno sulla disciplina della nuova Autorizzazione unica ambientale (Aua) che racchiude in un unico provvedimento fino a sette procedure diverse tra cui l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali, le emissioni in atmosfera e quella sull’utilizzo agronomico dei fanghi biologici e dei liquami zootecnici, nonché le comunicazioni sull’impatto acustico e sull’autosmaltimento e il recupero dei rifiuti.
Per illustrare tutte le novità dell’Aua, la Provincia ha organizzato un incontro in programma venerdì 14 giugno con i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.
Sarà la Provincia, infatti, (l’ente già ora gestisce gran parte delle autorizzazioni ambientali) che adotterà il provvedimento di Aua; poi l’atto diventerà parte integrante del titolo autorizzativo che lo Sportello unico per le attività produttive (Suap) deve rilasciare entro i termini fissati dalla nuova norma. In pratica basterà un’unica domanda, da presentare per via telematica allo stesso Suap, per richiedere un’autorizzazione che ha una durata di 15 anni, con rinnovo sei mesi prima della scadenza con una semplice dichiarazione sostitutiva se non ci sono state modifiche.
Inoltre, come prevede il decreto che attua la legge del 2012 “Semplifica Italia”, le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell’Aua.
D’ora in poi, quindi, anche le piccole e medie imprese usufruiranno di una procedura più snella per questo tipo di adempimenti, mentre per quelle di maggiori dimensioni è già prevista da anni la procedura unica dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
In base alle previsioni del Governo, la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le piccole e medie imprese garantirà a livello nazionale un risparmio complessivo per le imprese stesse di 700 milioni di euro all’anno.
Nel modenese il provvedimento coinvolge potenzialmente quasi dieci mila imprese, di cui sei mila interessate dall’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla Provincia.