I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno arrestato quattro marocchini e un italiano persone per furto aggravato. L’arresto rientra in un operazione a vasto raggio contro i reati predatori di metalli, denominata “Action Day”.
I primi due, un trentanovenne e un quarantanovenne di Vernio (PO), incensurati, sono stati catturati dai Carabinieri di Grizzana Morandi in località Pioppe, all’altezza dell’ex osteria “Il Camugnone”, mentre rubavano del materiale ferroso da un’area privata e lo caricavano sul loro camioncino. Al termine degli atti, su disposizione del P.M. di turno sono stati liberati, ai sensi dell’art. 121 del c.p.p.
Gli altri due ladri, un trentacinquenne di Campi Bisenzio (FI) e un trentaquattrenne di Prato, con precedenti di polizia, sono stati fermati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Vergato in pieno centro. I due malviventi sono stati visti mentre “ripulivano” un cantiere edile allestito di fronte a un fabbricato. Anche loro, come i precedenti connazionali, stavano asportando della ferraglia appartenente a un privato cittadino. La refurtiva è stata restituita a quest’ultimo, mentre i due arrestati sono stati tradotti in Tribunale per la celebrazione del rito direttissimo.
Il quinto soggetto, un nomade di cinquantotto anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale ieri notte dai Carabinieri di Ozzano dell’Emilia lungo i Stradelli Guelfi. L’uomo si trovava alla guida di un Fiat Iveco diretto a Bologna, in compagnia di un complice seduto sul sedile di fianco. Alla vista dei militari, il conducente ha accelerato tentando di dileguarsi, ma è stato raggiunto e bloccato un centinaio di metri dopo. Il passeggero, invece, è riuscito a scendere dal mezzo e a fuggire per i campi limitrofi. Il nomade catturato ha reagito tirando un calcio a un Carabiniere e procurandogli un trauma contusivo al ginocchio sinistro. Dai primi accertamenti svolti, è emerso che il veicolo era stato rubato un paio di settimane fa a Granarolo dell’Emilia.
La refurtiva scoperta è senz’altro originale, perché non capita spesso di vedere un calesse in legno a due posti di antica fattura viaggiare in piena notte sul cassone di un camioncino. L’arrestato non ha fornito spiegazioni in merito al singolare mezzo di trasporto rinvenuto. Il militare ferito, al termine degli atti, è stato visitato e medicato dai sanitari del Pronto Soccorso di Budrio, i quali lo hanno rilasciato con una prognosi di sette giorni.