Tre giovani neo laureati della laurea magistrale in Ingegneria Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia avranno la responsabilità di continuare con la medesima professionalità la preziosa opera scientifico-tecnica dell’ing. Gianni Bignardi, che si è forzatamente interrotta la mattina del 29 maggio 2012.
A un anno di distanza dal quel tragico giorno, che ha visto il 62enne ingegnere mirandolese cadere sotto il crollo di un capannone industriale a San Felice, dove stava conducendo una perizia tecnica successivamente alla prima violenta scossa di terremoto del 20 maggio 2012, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena e la Federazione regionale degli Ordini degli Ingegneri dell’Emilia Romagna hanno provveduto a consegnare i 2 premi di laurea ed il contributo intitolati alla memoria del collega.
“Il collega Gianni Bignardi – ricorda Augusto Gambuzzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Modena – era prima di tutto una persona seria, oltre ad essere un professionista stimato da tutti per la competenza e la disponibilità dimostrate in tanti anni di lavoro sul territorio. Come molti di noi, anche Gianni si era messo a disposizione delle istituzioni e dei cittadini delle località colpite sin dalle prime ore di quel tragico 20 maggio, per contribuire alla messa in sicurezza degli edifici e far sì che la vita della comunità potesse riprendere al più presto. L’impegno e l’abnegazione profusi da Bignardi in quei giorni, fornendo spontaneamente consulenza e supporto qualificati, resteranno indelebili nella mente di chi ha avuto la fortuna e l’onore di condividere quei momenti con lui. Ogni giorno, un intenso susseguirsi di incontri e sopralluoghi lasciava ben poco spazio alla vita privata, ma Gianni lo faceva con la dedizione e l’orgoglio di chi ama la propria terra e il proprio lavoro. Sono certo che i giovani ai quali oggi consegniamo il premio di laurea a lui intitolato, sapranno affrontare le sfide della vita professionale potendo trovare ispirazione in quell’impegno, quella serietà e quell’orgoglio che Gianni Bignardi ci ha trasmesso. Anche a nome della famiglia, quindi, auguro ai nuovi ingegneri una lunga e feconda carriera lavorativa e desidero complimentarmi con loro per l’ingresso nella comunità degli ingegneri”.
La cerimonia, apertasi con l’osservanza di un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime del terremoto del maggio 2012, si è svolta nell’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” a Modena, alla presenza del prof. Marcello Tarantino, Presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena ing. Augusto Gambuzzi, dell’Assessore alle attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia della Regione Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli, dell’Assessore alla Programmazione, Gestione del territorio, Infrastrutture, Mobilità e piano sosta del Comune di Modena ing. Gabriele Giacobazzi, del Presidente della Federazione degli Ingegneri dell’Emilia Romagna ing. Felice Monaco, di amici e parenti dello scomparso, nonché del Sindaco di San Felice e Presidente dei Comuni dell’Area Nord di Modena Alberto Silvestri.
Destinatari dei premi sono nell’ordine: l’ing. Roberto Freddi, laureatosi il 16 aprile 2013 ottenendo il punteggio di 110/110 e lode con una tesi su “Verifiche di resistenza globali e sui collegamenti spinottati di un sistema prefabbricato monopiano soggetto ad azioni sismiche”, cui è andato il “1° Premio in memoria dell’Ing. Gianni Bignardi” istituito dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena; l’l’ing. Paola Gambarelli, laureatasi anche lei il 16 aprile scorso col punteggio di 110/110 e lode discutendo una tesi su “Ottimizzazione di un modello a elementi finiti del Manhattan Bridge e analisi del comportamento dinamico della struttura”, che si è aggiudicata il premio aggiuntivo della Federazione degli Ingegneri dell’Emilia Romagna; l’ing. Laura Simonini, laureatasi l’8 novembre 2012 col punteggi di 110/110 e lode presentando una tesi su “Configurazione ottimale dei sensori per il monitoraggio strutturale”, destinataria dell’ulteriore contributo concesso al terzo classificato della graduatoria sempre dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena per la realizzazione di una pubblicazione tecnico-scientifica.
“E’ significativo che una circostanza tragica – ha detto il Rettore prof. Aldo Tomasi in un messaggio affidato al prof. Marcello Tarantino – possa tramutarsi in motivo di incoraggiamento per neo ingegneri e che il testimone di un noto ed esperto professionista venga raccolto appunto da giovani. Sono grato all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena ed alla Federazione regionale degli Ordini degli Ingegneri dell’Emilia Romagna per il modo in cui hanno voluto ricordare l’ing. Gianni Bignardi, avendo attenzione alla nostra Università e, soprattutto, volendo premiare i più meritevoli, che si sono distinti negli studi inerenti l’Ingegneria civile, un campo nel quale solo da pochi anni il nostro Ateneo ha intrapreso l’insegnamento e nel quale sta raccogliendo un generale apprezzamento tanto da parte della comunità scientifica e del territorio, oltre che degli studenti”.
Non facile la scelta del Comitato Scientifico, composto dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” prof. Alessandro Capra, dal Presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile prof. Marcello Tarantino, dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena ing. Augusto Gambuzzi e dal rappresentante dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena ing. Elisa Abati e dal segretario sig. Giuseppe Gatti, che il 9 maggio scorso ha dovuto scegliere tra 16 candidati ai riconoscimenti, compiendo una valutazione che ha privilegiato il voto di laurea, la inerenza della tesi riguardo ad argomenti di ingegneria strutturale e, in particolare, ad eventi sismici, e infine alla originalità e completezza.
“Roberto Freddi – spiega il prof. Marcello Tarantino – ha studiato il comportamento di edifici industriali monopiano soggetti ad azione sismica, con particolare riferimento alla resistenza dei collegamenti spinottati tra trave e pilastro e al confronto di metodi di analisi. Paola Gambarelli ha calibrato e analizzato un modello numerico del “Manhattan bridge” di New York, a partire dai risultati di una sperimentazione dinamica condotta sul ponte stesso. Il modello è servito a valutare gli elementi metallici del ponte maggiormente propensi a crisi per fatica. Infine, Laura Simonini realizzerà una pubblicazione sulle principali vulnerabilità delle strutture prefabbricate, sui criteri di modellazione e verifica degli stessi, soffermandosi sugli elementi strutturali e non strutturali quali il problema della modellazione delle tamponature e della pavimentazione quale possibile vincolo alla base”.
Una “menzione speciale” per decisione unanime della giuria e per volontà dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena è stata attribuita al giovane neo ingegnere Gaston Dubois Fozin Djoumessi, di origine camerunense, per la determinazione, la tenacia di cui ha dato prova nel voler conseguire il titolo di laurea in Italia.
E a proposito della cerimonia odierna, del ricordo dell’ing. Gianni Gambuzzi, e della menzione consegnata al giovane neo ingegnere camerunense è intervenuta con un messaggio inviato all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena anche la Ministra on. Cécile Kyenge che ha detto: “mi spiace molto non essere con voi a ricordare l’ingegnere Gianni Bignardi e a fare memoria della calamità che ha colpito il nostro territorio. Purtroppo irrimandabili impegni istituzionali me lo impediscono. L’ing. Bignardi è un caduto sul lavoro, un professionista serio che si è prodigato con generosità e coraggio per salvaguardate la comunità offesa dal terremoto fino al sacrificio della sua stessa vita. Mi stringo dunque al dolore della famiglia, degli amici e dei colleghi dell’Ingegner Bignardi e di tutti i cittadini mirandolesi che il terremoto ha colpito nel corpo o nell’animo. Condivido e apprezzo la scelta di volerlo ricordare con uno slancio verso il futuro, premiando le nuove generazioni di ingegneri. Mi congratulo dunque con i giovani insigniti dei premi e auguro loro un futuro lavorativo ricco di soddisfazioni e utile alla crescita di questo nostro Paese. Le mie congratulazioni vanno anche Fozin Djoumessi Gaston Dubois, un altro giovane ingegnere di origine camerunense, che come me è nato in Africa e ha scelto l’Italia per i suoi studi universitari. Fozin l’ha scelta con caparbietà, addirittura incatenandosi davanti all’ambasciata italiana per ottenere il visto che gli veniva puntualmente negato. Infine la sua determinazione ha avuto la meglio. E non è venuta meno una volta giunto sul suolo italiano. Non solo perché ha condotto i suoi studi con impegno e profitto, ma perché quando la terra che aveva scelto di calpestare ha iniziato a tremare non si è risparmiato, lavorando instancabilmente per recare aiuto. Il suo impegno durante il terremoto, come l’impegno di tutti i volontari e le persone operose, ci aiutano a comprendere che l’Italia ormai è fatta di persone che hanno origini diverse, che i legami civici e la solidarietà prescindono da nazionalità, religione ed etnia. Tali legami nascono dal vivere insieme, dal lavorare a fianco, dal partecipare ad una stessa comunità politica. Il sisma ha portato devastazione e morte, ha fatto cadere muri che parevano saldi, ha sfregiato luoghi di arte e memoria, ha inceppato un sistema produttivo florido, ma la scossa non è stata in grado di sgretolare i valori e l’amicizia che tengono insieme gli abitanti di questi luoghi. Anzi questa calamità naturale ci ha fatto sentire più comunità”.
Immagine: (da sx) Marcello Tarantino (Presidente corso di laurea Ingegneria civile) –Gaton Dubois Fozin Djoumessi (laureato menzionato) – Paola Gambarelli (laureata premio Federazione Ordini Ingegneria ER) – Gian Carlo Muzzarelli (Assessore Regione ER) – Laura Simonini (laureata terza classificata) –Roberto Freddi (laureato premio Ordine Ingegneri MO) – Augusto Gambuzzi (Presidente Ordine Ingegneri MO) – Alberto Silvestri (Sindaco S. Felice)