Crescono i disoccupati nella Bassa Modenese; non solo, aumentano di quattro volte e mezzo rispetto al dato provinciale della crescita dei senzalavoro. Le cifre sono diffuse dalla Cisl, che riunisce domani – mercoledì 29 maggio – alle 14.30 a Mirandola i delegati, pensionati e quadri in preparazione delle manifestazioni sindacali unitarie di sabato 1 giugno a Bologna e del 22 giugno a Roma, intitolate “Creare lavoro e sviluppare equità”. «Alla fine del primo trimestre 2013 al Centro per l’impiego di Mirandola erano iscritte 1.856 persone immediatamente disponibili al lavoro, 276 in più degli iscritti al 31 dicembre 2012 – rivela Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl che domani apre e chiude l’incontro con i delegati, pensionati e quadri – In soli tre mesi i disoccupati nella Bassa Modenese sono aumentati del 17,46 per cento, contro il dato provinciale del +3,89 per cento (dai 12.795 senzalavoro al 31 dicembre 2012 ai 13.293 al 31 marzo scorso). Sono numeri che preoccupano in un quadro di grande incertezza anche per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga, perché il finanziamento preventivato dal governo risulta ancora insufficiente e non tiene conto del peggioramento della situazione occupazionale».
Per la Cisl ora è tempo di concentrarsi sulla ricostruzione e sviluppo del territorio, che costituiscono l’unica opportunità per tante famiglie e lavoratori che hanno perso il reddito. «È di vitale importanza – aggiunge il segretario provinciale Cisl, William Ballotta – definire una politica industriale che rilanci le produzioni, valorizzi le imprese che investono in innovazione e ricerca, salvaguardi l’occupazione e le competenze in tutto il Paese. A maggior ragione – conclude Ballotta – questo deve avvenire nei territori colpiti dal terremoto».