Il comune di Mirandola, come tutti i comuni colpiti dai terremoti del 2012 in Emilia e Lombardia, sta cominciando ad affrontare le mille difficoltà che comporta l’analisi delle pratiche progettuali previste dalle delibere varate dal commissario speciale alla ricostruzione. Difficoltà dettate dalle molteplici voci presenti in un progetto di ricostruzione architettonico post sisma: struttura geologica, struttura dell’immobile, computo metrico ecc. ecc.. Progetti tutti da esaminare, interpretare, valutare e accettare. A un anno dai sisma che hanno stravolto i nostri territori, è prevedibile che stiano per arrivare, negli uffici competenti, migliaia di pratiche di edifici danneggiati. L’immensa mole di lavoro, che questi organi preposti dalle autorità, dovranno affrontare avrà una data di scadenza, pertanto dovranno rispettare tempistiche dettate dalle delibere della ricostruzione. Quindi, sarebbe opportuno, che il comune di Mirandola, prenda in considerazione di incrementare, in via del tutto eccezionale, l’organico oggi in dotazione, con tecnici professionalmente già formati, in virtù dell’enorme volume di pratiche relative alla ricostruzione che si prestano ad essere protocollate. Tutto ciò per evitare ritardi e disagi a cittadini e alle imprese impegnate nella ricostruzione. Inoltre, l’incremento dell’organico consentirebbe anche la riduzione della spesa per il pagamento dei contributi in riferimento all’autonoma sistemazione da parte degli enti locali. Sia chiaro che il mio dire non è mirato a sottovalutare l’attuale operato, del personale già in carico, ma ben si a incrementare il buon esito della ricostruzione della nostra città. Pertanto sono a presentare una interpellanza al Sindaco e alla giunta comunale. Questo pensiero se lo stanno ponendo in tanti a Mirandola, ma anche a San Felice, Medolla, Finale Emilia, Concordia, Camposanto, Cavezzo e San Prospero.
(Cons. Rocco Prestia, Gruppo Consiliare “I Mirandolesi”)