In merito al raddoppio dei costi per la messa in sicurezza e il ripristino del parcheggio dell’ex mercato ortofrutticolo in via Ciro Menotti avrebbe avuto un ruolo fondamentale la Soprintedenza e la Regione dovrà sborsare 140.000 euro, denaro pubblico che presumo provenga dai fondi per la ricostruzione post terremoto.
Saranno contenti cittadini e imprese che ancora non hanno ricevuto un solo euro di risarcimento.
Potrei essere accusato di facile demagogia e populismo. Chi mi conosce sa bene che in questi dodici mesi non ho mai sollevato alcuna polemica sulle vicende del terremoto. Ma in questo caso non posso fare a meno di prendere atto ed evidenziare le contraddizioni nella gestione dei fondi per la ricostruzione. Non solo.
Non ci sono risorse per pagare i debiti delle pubbliche amministrazioni, mancano i soldi per la cassa integrazione in deroga, le politiche per il rilancio dell’occupazione sono solo parole senza i relativi finanziamenti. Eppure succede anche questo: alla Soprintendenza non sono sufficienti le stime delle prime perizie e pretende lavori per 140.000 euro.
Mi domando chi decide cosa, ma soprattutto se si possa spendere denaro pubblico con tanta leggerezza quando ci sono cittadini e imprese che per il momento devono accontentarsi solo di sperare di ottenere risarcimenti per danni da terremoto, frane e trombe d’aria. Auspico che se lo chieda anche la Magistratura.
Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena