Ladra, palo e autista: un’intera banda di donne in trasferta nel reggiano per compiere furti in appartamento è stata intercettata ed arrestata dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza al culmine di un raid furtivo nelle case del reggiano. In disponibilità delle tre donne i Carabinieri hanno sequestrato vari strumenti da scasso tra cui alcuni artigianali come un foglio di plastica rigida, ricavato da un flacone di detersivo, ritagliato e spianato fino a diventare una sorta di lama utilizzata per l’apertura di porte blindate. Con l’accusa di concorso in tentato furto aggravato in appartamento i carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno arrestato L. D. 27enne, S. N. 22enne e C. S. 19enne, le prime due di Piossiasco (TO) ed entrambe in stato interessante mentre la più giovane proveniente da Collegno, sempre in provincia di Torino.
Le tre donne sono state arrestate nel tardo pomeriggio di ieri grazie alle segnalazioni di furti in atto negli appartamenti del condominio i Salici di sant’Ilario d’Enza fatte dai cittadini al 112 del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia. Le segnalazioni venivano immediatamente girate ai militari della caserma di Via Podgora che si precipitavano sul posto bloccando in prima battuta L. D. che con funzioni di autista veniva sorpresa alla guida di una Lancia Y e C. S. che faceva il palo. L’autrice materiale del furto resasi conto di essere stata scoperta scendeva in strada trovandosi davanti i Carabinieri che la fermavano dopo un breve inseguimento avendo la stessa cercato di fuggire a piedi. In disponibilità delle tre donne strumenti da scasso tra cui alcuni specifici prodotti artigianalmente dalle stesse per aprire le porte blindate. Il successivo sopralluogo eseguito nel condominio i Salici consentiva di riscontrare evidenti segni di scasso alla porta di uno degli appartamenti del condominio presi di mira. Segni di effrazione risultati poi compatibili con gli strumenti da scasso sequestrati dai Carabinieri. Le tre ladre, tutte gravate da precedenti specifici, sono quindi state ristrette a disposizione della Procura reggiana. Le indagini dei carabinieri proseguono nella forte ipotesi investigativa che la banda possa aver già agito nel reggiano compiendo furti in casa. Risposte più precise, al riguardo, potranno giungere dalle indagini “dattiloscopiche” sulle impronte delle tre ladre che verranno comparate con i reperti papillari acquisiti dai Carabinieri nel corso di sopralluoghi di furto in abitazioni.