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Aggrediscono i Carabinieri con un coltello da cucina e una pistola a salve senza tappo rosso. Arrestate due persone a Bologna

Bologna-ph-armiI Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini hanno arrestato due persone, un ventiseienne di Bologna e una trentunenne nigeriana, senza fissa dimora, per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e lesioni personali.

I fatti sono accaduti ieri pomeriggio a Bologna durante l’esecuzione di un decreto di sequestro di eventuali armi detenute all’interno di un appartamento ubicato nei pressi di via Giuseppe Dozza. I Carabinieri sono giunti sul luogo e dopo aver suonato al citofono sono stati “accolti” dal giovane che è sceso al piano terra per chiedere dove fosse “Il mandato”, perché in assenza non avrebbe mai permesso ai militari di salire in casa. Gli operanti, dopo aver edotto il ventiseienne sui motivi della loro presenza, entravano nel locale e iniziavano la perquisizione. Durante lo svolgimento delle operazioni, il ventiseienne ammetteva di possedere una pistola scacciacani priva di tappo rosso e la consegnava ai militari, i quali appurato trattarsi effettivamente di una pistola caricata a salve e pertanto innocua, la deponevano su un tavolo proseguendo le attività. In questo contesto, un Carabiniere trovava una donna di colore in una delle camere e le chiedeva di esibire i documenti. Quest’ultima, però, essendo entrata in Italia clandestinamente, s’innervosiva e aggrediva gli operanti colpendoli con calci, pugni e spintoni per garantirsi la fuga ed evitare di finire nei guai per la sua situazione irregolare. La vicenda è degenerata quando la donna, dopo aver dato l’impressione di essersi calmata, con un gesto repentino è riuscita a impossessarsi di un coltello da cucina di grosse dimensioni e lo ha puntato contro i militari che sono riusciti a bloccarla prima che commettesse qualche altro gesto inconsulto. Il ragazzo, furioso per l’evolversi dei fatti, ha contribuito ha rendere la scena ancora più drammatica riuscendo a impugnare l’arma a salve della quale esplodeva in aria due colpi, venendo subito disarmato da un militare. Il ventiseienne dovrà rispondere anche in merito all’Art. 5 co. 7 L. 110/1975 – Disciplina armi giocattolo.

 

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