Rispondo, molto agevolmente, a quanto si può leggere, proveniente dal “PSI Serramazzoni”, su “Prima Pagina” e su Sassuolo 2000 che, indipendentemente dal numero di lettori (e dei “non tantissimi” seguaci del Psi) merita comunque risposta.
Perché rispetto tutti, anche chi mi attacca per pura polemica, con affermazioni gratuite e senza fondamento, perché disancorate dai fatti e dai documenti.
Lo stesso quotidiano citato pubblica anche una lettera firmata da “alcuni cittadini” che criticano al mio agire in campagna elettorale: costoro “ vogliono (caspita, che arroganza) spiegazione…..di come (SIC!; ah, l’italiano!) ogni qualvolta lui (cioè io) abbia un comizio…..” ecc.
Spero di soddisfare anche questa curiosità. In uno con le critiche del PSI, giacché si tratta di questioni analoghe. E fosse frutto della stessa penna (o tastiera).
In sintesi, mi si accusa:
A) di aver mal gestito la sanità modenese e le Terme di Salsomaggiore, avendo avuto “coperture” politiche o comunque di esser stato parte del sistema di potere regionale.
Osservo.
Premesso che ognuno può avere e mantenere le sue convinzioni, a volte anche contro l’evidenza, la mia gestione dell’Ausl di Modena è sotto gli occhi di tutti. Ottimi bilanci, servizi migliorati, ospedali nuovi, eccetera.
Tutto documentato ed a disposizione di chi vuole leggere. Ma, soprattutto, capire.
Con degli errori, ovviamente, e sempre nella ovvia considerazione che tutto è migliorabile.
Quanto alle Terme, fui nominato proprio allo scopo di risanarle, o di tentare di farlo, visto che quelle società erano in stato fallimentare.
Fu proposto un piano di risanamento approvato dai soci (Comune, Provincia e Regione), solo parzialmente attuato, tra mille difficoltà (ad esempio, dalla crisi economica del 2008) e poi “stoppato” da altri.
Quella partita era a metà, col punteggio di 0-0, quando è stata sospesa. Come sarebbe finita?
Vorrei però far presente che i miei principali “oppositori” (dalle cui “critiche” i miei detrattori hanno attinto a piene mani) hanno avuto ed hanno alcune peripezie: da richieste di danni per ingenti importi, a procedimenti penali (per gravi reati contro la pubblica amministrazione) con misure cautelari, ecc.
Quanto ai rapporti con il potere politico.
Certo, le mie nomine derivavano dalla Regione (e non poteva essere diversamente). Ci si chieda – e magari si risponda – però anche se avessi o no i requisiti personali e professionali; se abbia, o no, raggiunto gli obiettivi; quali esiti abbiano dato i controlli pubblici.
In sintesi, questi “attacchi” sono infondati, oltreché tentativi di polemizzare e screditare un avversario politico in assenza di altri argomenti.
B), quanto a mia moglie, ex assessore. Si chieda, il PSI, (ma poi si risponda) come mai mia moglie non è indagata (come peraltro altri assessori) nei numerosi procedimenti penali a carico di Ralenti, Fornari & C. Non c’è nulla da spiegare, per cui non c’è nulla da dire sul punto. Se non che ci fu chi fece il suo dovere e chi no. Anche in organi (più o meno) collegiali.
Valga anche qui quanto appena scritto sulla motivazione dell’ “attacco”
C) sulle spiegazioni pretese dai cittadini.
Spero di accontentarli. Mi spiace che siano stanchi di sentire di queste vicende. Vorrei però rassicurarli: sto pensando al bene del paese, ed ho voglia di “ prenderlo in mano”, ovviamente con serietà.
Però la storia insegna. E c’è chi, a mio parere, ha fatto dei danni, ha agito male. E credo valga la pena ricordarlo, sia per evitare di ripetere errori già fatti, sia per tentare di rimediare a quelli.
Peraltro, mi pare di parlare, e scrivere, soprattutto di quello che vorrei fare, da sindaco.
Spero che, anche in questo caso, si ascolti e si legga.
E così si evitino inutili e sterili polemiche.
(Roberto Rubbiani)