La discussione che si aprirà sulla revisione dell’Imu, a partire dal decreto annunciato per venerdì dal premier Letta, sia anche l’occasione per sanare un’ingiustizia che grava sulla testa dei soci-inquilini delle cooperative a proprietà indivisa, in maggioranza lavoratrici e lavoratori a reddito medio-basso.
Ad affermarlo è Giovanni Paglia, deputato di Sinistra Ecologia Libertà.
L’IMU così come pensata e introdotta dal Governo Monti – argomenta Paglia – ha infatti rappresentato una grave penalizzazione per i soci-inquilini, costretti indirettamente a corrispondere le aliquote previste per le seconde case, senza nemmeno poter usufruire della detrazione per i figli residenti; si é così scelto deliberatamente – spiega Paglia – di caricare di oneri maggiori un pezzo delle nostre comunità già in sofferenza.
Le cooperative di abitazione hanno svolto e svolgono un’importante funzione sociale – prosegue il deputato di SEL – tesa a garantire il diritto alla casa a famiglie che altrimenti difficilmente avrebbero avuto accesso ad una condizione accettabile di vita.
Esiste uno strumento utile a ripristinare un elementare principio di giustizia – propone Paglia – ovvero equiparare in tutto e per tutto questa tipologia di abitazione alla prima casa, e di restituire quanto pagato in più nell’anno fiscale 2012; se il Governo non dovesse agire di propria iniziativa – conclude Paglia – sarò io a presentare un emendamento che vada in questa direzione.