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Sassuolo: quattro personali ai Magazzini Criminali

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L’associazione culturale “Magazzini Criminali” in occasione del  settimo compleanno, in Paggeria Arte, ha il piacere di presentare 4 personali di artiste donne che attraverso diverse modalità espressive, che vanno dalla pittura al disegno alla scultura-installazione alla fotografia, danno una personale interpretazione del quotidiano ,a volte in chiave ironica, a volte drammatica e/o introspettiva.

Le artiste:

  • Amanda Chiarucci – “Il filo di Arianna”
  • Marika Santoni – “Non è un mondo per piccoli”
  • Stefania Malferrari – “Appesi ad un filo”
  • Cristina Iotti -“Prendi una matita tutta colorata”

“Il FILO DI ARIANNA di Amanda Chiarucci.“Il percorso artistico di Amanda Chiarucci stupisce per la coerenza e la forza con cui indaga e fa discorso intorno a temi universali come la sessualità, l’amore, la vita, fugando il contingente, la forzata attualità. fin dalle sue prime performances ,Pensieri sulla sposa, La Giostra, 54 Pantofole, Camice di forza, Amanda immerge senza riserbo la sua sonda nelle viscere del femminile, gettando il suo sguardo fino all’archetipo ,Matrjoske e Madonne. Muovendosi in un denso universo simbolico, cerca la sua strada verso la rappresentazione del sé e di ciò che ancestralmente riguarda tutte le donne: il mito della madre. …(Vanessa Sorrentino)

“NON E’ UN MONDO PER PICCOLI di Marika Santoni. La vita non è che un’ombra che cammina; un povero attore, che s’agita e si pavoneggia per un ora sul palcoscenico e che poi scompare nel silenzio. È un racconto narrato da un idiota, pieno di furia e di rumore, senza alcun significato.(William Shakespeare)

Tempo fa mi capitò in modo del tutto casuale si assistere al ritrovamento di una donna annegata. Allora stavo lavorando alla serie “Cieli liquidi (madness)” , mi fu chiesto di produrre una lavoro di piccole dimensioni per un’ evento. Produssi il primo “Teddy bear”, conseguentemente mi resi conto che un certo gusto per la morte si era fatto strada dentro di me come un bruco nella mela. Le mie riflessioni erano dirette soprattutto ai suicidi e agli omicidi, però non mi interessava realizzare dei lavori iperrealistici, ma riprodurre immagini che avessero un’ aspetto più intimo e affettivo. Da ciò derivano i lavori di questa mostra. (Marika Santoni)

“APPESI AD UN FILO di Stefania Malferrari. Cerco percorsi attraverso la materia e i materiali, cominciando dall’archeologia delle forme e continuando attraverso la linea sottile di un filo. Si aggiunge poi la memoria delle relazioni, codificata per elementi minimi ed universali, costruita mediante il tragitto uomo-donna e ancora viva e pulsante quando si manifesta come presenza luminosa. E’ così che i miei piccoli personaggi mi accompagnano nella mia ricerca artistica.(Stefania Malferrari)

“PRENDI UNA MATITA TUTTA COLORATA di Cristina Iotti. La mia ricerca  è incentrata sulla femminilità e l’obiettivo è quello di dare forma e voce alle  caleidoscopiche emozioni e mostrare le varie sfaccettatura della personalità femminile; spesso descrivo il doppio e la dualità di personalità che è in ognuna di noi, non in senso negativo, ma positivo…perché siamo un insieme di tante personalità in perenne conflitto…per scelta o meno… a volte per necessità come i vari ruoli che dobbiamo svolgere nella società …madri e mogli, siamo fragili e forti insieme, ci vogliono femminili ma “con le palle”…, alcune donne rappresentate nei miei lavori sono timorose nel mostrarsi, altre sfacciate… eteree sognatrici ma coi piedi per terra..,. che vorrebbero osare ma che, per paura o per antichi retaggi ancora presenti, non lo fanno… Insomma siamo spesso noi stesse degli ossimori  e la società stessa ci rinchiude ancora a volte  in  pessimi stereotipi e il modello femminile che spesso “passa” nei media non é certo dei migliori … io cerco di  indagare l’animo femminile cercando di andare oltre al volto e al corpo, ma dentro ai pensieri mostrando però una femminilità “pulita”. Rappresento  molte donne contemporanee che possono rispecchiarsi nelle mie opere… rappresento la ragazza della porta accanto, la donna comune, il quotidiano vivere con relativo bagaglio  di sofferenze, il conflitto con sè stesse, i loro dubbi e incertezze, gioie, aspettative, sogni e delusioni, in un certo qual modo rappresento anche me stessa. Sono ritratti introspettivi che vogliono andare oltre l’esteriore e arrivare all’anima. Nei lavori di qualche anno fa i visi erano spesso negati e le donne rappresentate di spalle, ora invece si mostrano  con una solennità  quasi ieratica.. I volti dialogano spesso  con microcosmi naturali che, “ruotando” attorno ad essi, diventano il fulcro ipotetico del mondo e rappresentano metaforicamente sia la centralità e l’importanza  che dovrebbe rappresentare la donna nella società contemporanea, e che non ha ancora raggiunto, sia il delicato equilibrio uomo -natura rappresentato dal cerchio, in cui sono inscritti i volti, simbolo di perfezione ,armonia e unione.  L’effetto del ricamo “punto a croce”, presente in alcuni lavori, è anch’esso ulteriore simbolo e rafforzamento dell’archetipo femminile, un tempo unico mezzo d’espressione concesso. (Cristina Iotti)

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Fino al 2 giugno 2013

La mostra sara’ visitabile nei giorni di Sabato e Domenica dalle 16 alle 19,30 .

Per appuntamento: 392 4811485

info: magazzinicriminali@libero.it

















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