Si scrive Acqua, si legge Democrazia. Lo slogan coniato dal comitato Acqua Bene Comune si scontra ancora in questi giorni con un atteggiamento gravemente intimidatorio da parte di Iren che ha minacciato, con una raccomandata di “Preavviso di sospensione forniture”, quei cittadini che dopo aver chiesto all’azienda di adeguare la tariffa all’esito referendario del giugno 2011 hanno proseguito con l’autoriduzione della bolletta dell’11,5%, decurtando così – come stabilito dal referendum – la quota relativa alla Remunerazione del Capitale (tradotto su una ipotetica bolletta di 100 euro, gli obbedienti hanno comunque pagato 88,5 euro). Un gesto simbolico per affermare il rispetto del voto legittimamente espresso.
Inoltre il percorso avviato proprio a Reggio Emilia per la costituzione di una public company per la gestione dell’acqua conferma quanto sostenuto dal comitato e pertanto Arci Reggio Emilia, esprime convintamente solidarietà verso la campagna di Obbedienza Civile e verso i cittadini minacciati e invita Iren a una maggiore attenzione e rispetto nei confronti di coloro che stanno affermando i propri diritti e le proprie ragioni democratiche.
(Arci Reggio Emilia, Comitato provinciale)