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Kyenge, Cavicchioli: “Non solo solidarietà, ma azioni concrete”

Cecile-Kashetu-Kyenge“Non solo solidarietà, andiamo oltre, parliamo dei temi dell’integrazione e della società multirazziale in tutte le Feste del Pd invitando il ministro Kyenge e illustrando tutte le proposte elaborate dal partito in materia”: il segretario del Pd di Mirandola Maurizio Cavicchioli lancia una idea concreta per dare risposte ai temi espressi dal ministro Kyenge e che hanno scatenato una ondata di insulti, offese e minacce. La dichiarazione di Maurizio Cavicchioli:

«Credo che ormai la misura sia colma: dopo la vergogna europea di Borghezio, le stupidaggini lette sulla Rete e le minacce di Forza nuova, penso che il Partito democratico modenese debba dare una risposta compatta di condivisione al nostro ministro Cécile Kyenge. Le espressioni di condanna e solidarietà espresse a tutti i livelli istituzionali (nazionale, regionale, provinciale e locale), da parte di quasi tutte le forze politiche e dalle più alte cariche dello Stato, alle quali aggiungo anche quelle del Pd di Mirandola, non bastano più a fermare l’ondata razzista che serpeggia in alcune parti d’Italia. Dopo le iniziative attivate presso la Commissione Europea, il lancio della petizione “Borghezio dimettiti”, le denunce per istigazione all’odio razziale, penso che sia necessario dare segnali ancora più forti di coesione su un progetto politico che il nostro partito ritiene fondamentale per la crescita democratica, sociale e civile del nostro Paese. Sull’esempio di Cécile, propongo di contrapporre alla violenza verbale, all’intolleranza ed alle minacce, la strada del confronto e del dialogo con la parte vera dell’Italia, quella moderata e progressista che vuole guardare avanti e far progredire la nostra Nazione. Lancio l’idea di organizzare in tutte le prossime feste del Pd che si svolgeranno nel territorio modenese, una conferenza alla quale invitare Cécile Kyenge, per presentare il disegno di legge sulla cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia, e le altre proposte del Pd riguardanti l’integrazione, la chiusura dei CIE, la modifica della Bossi-Fini, e più in generale tutto quello che riguarda i diritti degli stranieri e la convivenza pacifica di una società sempre più multirazziale. Se poi magari il Pd a livello nazionale decidesse di organizzare un grande convegno internazionale per discutere di questi temi, sarebbe ancora più gradito».

 

















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