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Premio Daolio: week end di semifinali a Cavriago

E’ tempo di semifinali per il Premio Daolio. Alla fase intermedia del concorso riservato ai musicisti emiliani e promosso dal Comune di Cavriago e da Arci si sfideranno in sei, tre per serata, sia venerdi 10 che sabato 11 nella abituale cornice del circolo Calamita di Cavriago. Le due semifinali avranno una giuria “speciale”, ristretta e qualificata. A presiederla sarà come al solito Franco Montanari accompagnato dai tre tutor del concorso, Kaba Cavazzuti, Jukka Reverberi, Fabrizio Tavernelli, insieme al musicista Mirco Ghirardini (Sentieri Selvaggi, Icarus Ensamble, Cromo Byron), Roberto Fabbi (musicologo, direzione artistica I Teatri di Reggio Emilia), Giorgio Riccardo Galassi (Lassociazione, Barricate Casarola).

Ogni semifinale vedrà un vincitore e sabato 11 sarà reso noto il nome del terzo finalista ripescato dalla classifica generale delle due serate. Sempre sabato verranno anche sorteggiati gli abbinamenti tra tutor e gruppi e le cover che i concorrenti dovranno riarrangiare in vista della finale.

I tre gruppi usciti vittoriosi dalle semifinali, quindi, avranno l’importante opportunità di confrontarsi, lavorare e arricchirsi con tre professionisti della musica quali Kaba Cavazzuti, Jukka Reverberi e Fabrizio Tavernelli. Questa parte “formativa” del concorso, rimane un’esclusiva che l’organizzazione del Premio ritiene fondamentale per creare sinergie e professionalizzazione del fare musica.

Venerdi, a partire dalle 21,30, saliranno in questo ordine sul palco del Calamita: GONE (MO) AUTOBAHN (RE), TRAVEL (MO) mentre sabato sarà la volta di BLANC NOISE (RE), GIACOMO CANTELLI (MO), PIUNZ (RE)

La finale del 22 giugno in Piazza Zanti si inscrive nel cartellone regionale della Festa della Musica organizzata da Arci Reggio Emilia e dal Comune di Cavriago in un’ottica di promozione della musica emergente.

 

GONE da Soliera

Lorenzo Lugli dal 2009 scrive musica per i Gone protagonisti di un rock alternativo deciso ed efficace. “L’esigenza di esprimere determinate sensazioni mi ha portato a scrivere canzoni in proprio – racconta il cantante – dopo alcune demo casalinghe ho iniziato a registrare nel settembre del 2012 quello che dovrà essere un album”.

Authobah da Reggio Emilia

Authobah proprio come quei rulli d’asfalto che possono condurre lontano.

No, non siamo una cover band dei pionieri di Dusseldorf; abbiamo trovato in questa parola tedesca un senso che in qualche modo ci accomuna. Voglia di evasione, la musica è anche questo. Non come su una ronzinante cinquecento come nell’omonimo racconto di Tondelli nelle ultime pagine di Altri Libertini, ma dentro una piccola sala prove con luce al neon, nonché ex garage del nostro bassista. In quel periodo nascono i primi pezzi nostri e pure una consapevolezza che ci sprona a proseguire. Testi sudati in italiano e un rock bello denso; ci hanno definiti indie rock o alternative rock, ma lo abbiamo dovuto chiedere perché non ci siamo mai posti il problema.

Esiste una parola bellissima nella lingua tedesca: fernweh, che significa nostalgia di posti lontani, voglia di girovagare. Ecco, a noi piace pensarci lanciati sulle autostrade di tutta l’Europa in cerca di concerti o di locali in cui suonare. Ci concediamo questa fantasia, dato che suoniamo da un anno dentro ad un garage.

Travel da Campogalliano

Quattro ragazzi ventenni, suonano insieme da circa 2 anni e hanno un progetto di inediti rock alternativo in italiano.

Blanc Noise da Correggio

I Blanc Noise nascono a fine 2005 da quattro ragazzi di Correggio (RE). Dopo sette anni di attività, un demo di sei brani, decine di concerti, partecipazioni a svariati contest con ottimi riscontri e un recente cambio di batterista la band è ancora in piena evoluzione musicale, sempre incuriosita dalla sperimentazione di generi e soluzioni diverse.

A breve è prevista l’uscita di un nuovo fragrantissimo EP con materiale inedito.

La musica si può definire come un crogiuolo di origini molto diverse. Partendo dall’alternative rock di stampo americano (Incubus) passando per radicate influenze europee (dEUS , Radiohead, King Crimson, Muse) il gruppo è caduto nel fascino della lingua italiana e del suo panorama musicale vecchio e nuovo (De André, Teatro degli Orrori, Ministri ecc) cominciando a scrivere in italiano.

Il risultato ci sembra sia ben riassunto dall’estratto di una recensione:

“I Blanc Noise costruiscono la propria solida proposta sul felice intersecarsi dei differenti background musicali dei suoi componenti, arrivando così a soluzioni armoniche e a melodie tutt’altro che banali.”

Giacomo Cantelli, Modena

Uno scrittore di canzoni, ecco cosa sono. In più, tengo concerti suonando e cantando accompagnato da amici musicisti oppure da solo al pianoforte. Ho 38 anni: per alcuni sono vecchio per debuttare, lo so, ma non è mai stato un problema per me. Mi presento con la mia lunga esperienza personale fatta di gavetta e tenacia sapendo di avere qualcosa da cantare e come suonarla. Al di là di tutto quello che mi è accaduto finora, sono e resterò un inarrestabile scrittore di canzoni. Tutto il resto può farsi da parte: le mode del momento, la discografia in crisi, le agenzie di booking, il fatto che io abbia o meno una band. Non importa: il mio desiderio che finora ho assecondato a dispetto di tutto è di riuscire a scrivere, suonare e cantare la mia musica, nei modi e nelle forme che piacciono a me e che fin ora ho fatto conoscere dal vivo in club, piccoli locali, bar della mia città e poco altro. La mia è una storia di passione. Per me la musica è passione che brucia, che non può fermare niente e nessuno, che non ha bisogno di fama e successo per autoalimentarsi.

Piunz da Reggio Emilia

Già Musicantropo, Mario Asti & i Rurales, Deb Matthew’s Band, Wojtyla Bum Bum, Cossiga Megadrive, Manuela Sacca Almost Quartet Trio, IBAN (Il Braccio Armato della Nonviolenza), Eddy Vandelli Quintet… Questo non progetto nasce a Fontanaluccia (Mo) con i primi brani scritti da Giacomo Fiocchi (batteria) e Mario Asti (chitarra voce e fiati).

Nel 2009 vengono invitati a comporre alcune musiche di scena per Adelchi riletto per il teatro da Matteo De Benedittis che da allora si unisce al gruppo come bassista, Mc. e coautore.

Il maestro Luca Corradini (tastiere) e Andrea Fiocchi (chitarra) completano il quadro che fino ad oggi si è avvalso di numerose valide collaborazioni. A causa di matrimoni e legamenti crociati attualmente propone live la seguente formazione.

 

 

 

 

 
















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