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Nonantola Film Festival. “Il mistero di Laura” di Giovanni Galletta inaugura l’edizione 2013 del Dopofestival

Un dramma esistenziale, un’opera seconda di grande intensità in linea con le poetiche del suo autore, positivamente anomala rispetto al panorama cinematografico odierno del cinema italiano.

Con l’anteprima per Modena e provincia de “Il mistero di Laura”, nuovo lungometraggio del regista modenese Giovanni Galletta (dopo l’esordio con “Dopo quella notte” del 2010), inaugura domani sera alle ore 21 al Cinema Arcadia di Ravarino (piazza Martiri della Libertà 20) l’edizione 2013 del Dopofestival, ‘seconda parte’ del Nonantola Film Festival.

Nuova formula per la manifestazione organizzata insieme al Comune di Ravarino e ai volontari del Circolo cinematografico Arcadia: non più (o non soltanto) cortometraggi dei festival ‘amici’ del NFF, ma la presentazione di film d’autore italiani ed incontri con gli autori. Ed infatti il regista Giovanni Galletta sarà presente in sala per incontrare il pubblico.

All’ultimo anno di liceo, Costanza decide di prendere lezioni di violino da Davide, un trentottenne che si è allontanato da tutto e tutti in seguito alla morte, tre mesi addietro, della sorella Laura. Quando Costanza afferma di essere diventata sua amica solo pochi giorni prima, Davide crede ad uno scherzo di pessimo gusto per poi prendere in considerazione la possibilità che la ragazza non stia mentendo. In breve, la vita dei due cambierà radicalmente, entrando in contatto con una realtà fino ad allora ignota.

“Opera seconda di Giovanni Galletta, Il mistero di Laura tenta una coraggiosa sovrapposizione tra il genere parapsicologico e il dramma esistenziale. Fa bene il regista a calare la sua storia in una Roma misteriosa e per nulla glamour, tra scorci realistici e vedute dove il paesaggio è tutt’uno con l’anima dei suoi personaggi alla deriva: è proprio questa nuova via verso un fantastico drammatico, infatti, ad incuriosire di più uno spettatore che per i primi trenta minuti segue le vicende con interesse e partecipazione emotiva. (…) Il senso della vita e l’opportunità di essere felici, la ricerca di una seconda possibilità e il ruolo fondamentale dell’amore e della comprensione sono al centro di un copione magari troppo ambizioso, ma mirabilmente coraggioso nel voler tentare qualcosa di nuovo nel panorama delle piccole realtà produttive” (Marco Chiani, mymovies.it)

“Il mistero di Laura” è scritto, sceneggiato oltre che diretto da Galletta, interpreti principali Massimiliano Varrese, Olga Shapoval, Rossella Infanti, Gianna Paola Scaffidi e Massimo Bonetti, produzione Poker Entertainment di Stefano Calvagna.

“La scommessa del film – scrive Galletta in una nota di regia – è primariamente quella di raccontare in maniera canonica, lineare e soprattutto realistica, una vicenda che da un certo momento in poi pare non avere più niente di razionale. “Il mistero di Laura” chiede molta attenzione allo spettatore, soprattutto nella sua prima parte; non ho seguito questa intenzione solo per “catturare” maggiormente il pubblico nel film ma anche per invitarlo al genere di riflessione esistenziale che è insito nell’opera”.

 
















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