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SEL: sospendere qualsiasi autorizzazione o permesso per ricerche shale gas in zone sismiche

Stanno suscitando diffuso sconcerto le informazioni circa la volontà della società Exploenergy s.r.l. di effettuare ricerche per individuare lo “shale gas” o gas da argille nel sottosuolo compreso tra i comuni di Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Camposanto, Ravarino, Bomporto e San Felice sul Panaro, ovvero nel pieno del cratere sismico del maggio scorso.

La ricerca di “shale gas” significa che poi si faranno trivellazioni secondo la tecnica del fracking, attività assolutamente da impedire; ci chiediamo: in quali aree a rischio sismico viene condotta tale attività? In nessuna e il motivo è proprio dettato dalla prudenza rispetto a una tecnica nuova ma molto aggressiva sia sul piano strutturale che chimico (inquinamento).

Il deputato Giovanni Paglia, la Federazione provinciale di SEL e i nostri amministratori dei Comuni interessati (a partire dall’assessore all’Ambiente di San Felice, Massimo Bondioli) chiedono la sospensione immediata di ogni autorizzazione (o permesso) alle ricerche e lo fanno attraverso due atti politici: un’interrogazione sul tema generale delle trivellazioni nella nostra regione in corso di presentazione da parte di Paglia all’attenzione dei Ministeri competenti (Sviluppo Economico e Ambiente) e la richiesta pubblica che in ognuno dei Comuni interessati si assuma una posizione di contrarietà ufficiale delle maggioranze di centrosinistra attraverso la promozione e approvazione di ordini del giorno che impegnino i sindaci a convocare l’assessore Muzzarelli e il presidente della Regione Errani, per coordinare l’opposizione al progetto.

Inoltre, ci impegniamo affinché la nostra iniziativa parlamentare si integri con le analoghe iniziative intraprese da PD e M5S e dialoghi con tutti quei parlamentari che si oppongono a queste prospezioni, per fare fronte comune.

Questo progetto di ricerche pare essere ancora allo stadio preliminare e si va ad aggiungere alle numerose altre richieste che si sono susseguite negli anni passati nei territori della provincia di Modena – si pensi al caso emblematico dello stoccaggio gas a Rivara, bloccato dalla ferrea determinazione dei cittadini e delle istituzioni – come in quelle di Ravenna e Ferrara (aree soggette a subsidenza, quando non interne alla zona di pertinenza del Parco Regionale del Delta del Po); ma ciò non ci rassicura, crediamo siano indispensabili decisioni nette e preliminari; per questi motivi, dato che le richieste di autorizzazione vanno oltre l’ambito della nostra provincia, lavoreremo per coordinarci a livello territoriale con le altre zone interessate.

Nell’assenza di un Piano Energetico Nazionale – che dovrebbe essere impernitato sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico piuttosto che sugli idrocarburi fossili – ricordiamo a sostegno della nostra tesi che un documento del Ministero dello Sviluppo Economico dell’ottobre 2012 esclude esplicitamente lo sviluppo di progetti in aree sensibili in terra e in mare, con particolare riferimento a quelli di “shale gas”.

 

(Giovanni Paglia – deputato SEL, Massimo Bondioli – assessore Ambiente Comune di San Felice sul Panaro, Giuseppe Morrone e Vittorio Molinari – Coordinamento Federale SEL)

 

















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