Nello scorso mese di aprile sono state autorizzate complessivamente 100,0 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG): il 3,1% in più rispetto a quelle autorizzate nel precedente mese di marzo, pari a 97,0 milioni. Rispetto al mese di aprile 2012, invece, nel quale furono autorizzate 86,1 milioni di ore, si registra un incremento pari a +16,05%.
Gli interventi ordinari (CIGO) sono passati dai 34,0 milioni di ore di marzo 2013 ai 35,7 milioni di aprile, con un aumento del +4,9%. Si evidenzia un aumento più marcato, pari al +30,9%, se si confrontano i dati di quest’anno con quelli di aprile dello scorso anno, quando furono autorizzate 27,2 milioni di ore.
L’incremento è da attribuire in egual misura alle autorizzazioni riguardanti il settore industriale e il settore edile, che hanno registrato un aumento rispettivamente del 30,3% e del 32,8%.
Analizzando gli interventi straordinari (CIGS), i 57,5 milioni di ore autorizzate ad aprile fanno registrare un aumento del +33,4% rispetto allo scorso mese di marzo, con 43,1 milioni di ore. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, le ore autorizzate sono aumentate del 92,2%, essendo passate dai 29,9 milioni di aprile 2012 agli attuali 57,5 milioni.
Infine, per quanto riguarda gli interventi in deroga (CIGD), si registra un decremento sia rispetto al mese precedente sia rispetto ad un anno fa.
Le ore autorizzate ad aprile 2013, pari a 6,8 milioni, registrano una riduzione del -65,7% se raffrontati al mese di marzo 2013, nel quale erano state autorizzate 19,9 milioni di ore. Il decremento è del -76,5% se si confrontano i dati con quelli del mese di aprile 2012, con 29 milioni di ore autorizzate.
“Il dato sulla cassa integrazione in deroga richiede una spiegazione – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – il calo delle autorizzazioni è solo apparentemente in controtendenza rispetto all’aumento di cigo e cigs, dovuto com’è sostanzialmente ai noti problemi di finanziamento dello strumento. Dal punto di vista dei numeri finisce per mitigare il complessivo incremento di richieste ed autorizzazioni, che sarebbe più sensibile del 3,1% su base congiunturale e del 16% su base annua. Insomma, purtroppo, i segnali dal mondo delle imprese e del lavoro continuano ad essere assai critici”.
Passando ai dati sulla disoccupazione, si ricorda ancora una volta che dal mese di gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e miniASpI.
Le domande che si riferiscono ai licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per i licenziamenti avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI.
A marzo 2013 sono state presentate 78.006 domande di ASpI e 12.402 domande di mini ASpI. Nello stesso mese sono state inoltrate 3.061 domande di disoccupazione (tra ordinaria e speciale edile), 14.517 domande di mobilità e 180 di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi, per un totale – considerando anche ASpI e mini ASpI – di 108.166 domande, lo 0,95% in più rispetto al mese di marzo 2012 (107.149 domande). Complessivamente, nel primo trimestre 2013 sono state presentate 401.883 domande, pari al 5,22% in più rispetto alle 381.931 domande presentate nel corrispondente periodo 2012.