Botte per i mancati guadagni inferte alle donne che facevano prostituire e che dormivano ammassate in 5 in un letto. Di questi maltrattementi e di altre violenze sono accusati un romeno 34enne domiciliato in un albergo di Reggio Emilia, sua moglie di 30 anni e una donna di 40 anni di Sassuolo. Ai tre e’ stato notificato, oggi all’alba dai Carabinieri, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura reggiana. Secondo l’accusa, il marito faceva da protettore e intascava il denaro, la moglie invece fungeva da carceriera delle ragazze costrette al marciapiede.
L’appartamento utilizzato come quartiere generale della tratta delle donne, attirare in Italia con la promesso di un lavoro, era stato messo a disposizione, per 120 euro alla settimana, dalla terza complice. L’intero gruppo e’ accusato di concorso in sfruttamento della prostituzione. L’indagine ha preso spunto grazie al coraggio di una ragazza romena sfruttata dai due connazionali e da un’altra giovane italiana che ha denunciato la sua storia di sevizie ai carabinieri.