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Scandiano, tanti ad ascoltare Cecilia Strada e a fare domande su Emergency

cecilia-stradaCirca 150 le persone che ieri sera, martedì 16 aprile, hanno ascoltato e fatto domante a Cecilia Strada. La giovane presidente di Emergency ha toccato numerosi punti. Partendo da una semplice presentazione, ha ricordato che la loro è un’organizzazione italiana indipendente che opera da 18 anni e che offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime di guerra, delle mine antiuomo (la maggior parte di produzione italiana) e della povertà. Dal 1994, anno della fondazione, al 31 dicembre 2011, Emergency ha curato 4.668.900 persone.

Ha poi sottolineato che, tra le loro finalità, un posto rilevante è assegnato alla promozione di una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. “Noi – ha più volte ricordato Cecilia – curiamo persone, individui, non guardiamo a razze, religioni o etnie; fondamento del nostro operare è la stessa costituzione italiana, che all’art. 32 recita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

In moltissimi paesi del mondo, tra i quali l’Afghanistan, l’Iraq, la Repubblica Centroafricana, la Sierra Leone, il Sudan, Emergency offre cure gratuite a chi ne ha bisogno. In questi paesi l’Associazione ha costruito 5 centri chirurgici, 5 centri pediatrici, 1 centro di maternità, 1 centro di protesi e di riabilitazione, 275 cooperative di lavoro per disabili, 30 posti di primo soccorso, 2 ambulatori mobili e 2 poliambulatori.

Altra importante opera che porta avanti Emergency nel mondo è quella di formare personale specializzato sul posto; personale che, una volta diventato indipendente, può portare avanti in autonomia i progetti sanitari.

Cecilia ha poi parlato del progetto SMS Italia che sta promuovendo proprio in queste settimane sui diversi media nazionali. L’obiettivo dell’associazione è quello di affiancare la sanità pubblica, in quanto, negli ultimi anni sempre più spesso, anche persone italiane si sono rivolte a loro perchè impossibilitate a pagare le cure mediche a loro necessarie: persone che hanno perso il lavoro, persone che lo perderanno a breve, extracomunitari che non trovano risposte nella sanità italiana o che non hanno le informazioni necessarie per rispondere ai loro problemi, persone che non sono consapevoli dei loro diritti.

Alla domanda della giornalista Sara DI Antonio “quale sarebbe il tuo desiderio per Emergency fra 10 anni?”, Cecilia ha risposto “Di non esserci più! Questo è il più grande sogno, vorrebbe dire che il nostro lavoro non servirebbe più”.

La serata è poi proseguita con diversi interventi dal pubblico, che ha alternato domande a considerazioni positive per il grandissimo e importantissimo lavoro che sta facendo Emergency.

 
















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