In tema di commercio ed aperture domenicali, il Movimento 5 Stelle ha già dato incarico ai propri uffici legislativi della Camera di predisporre un disegno di legge che riaffidi le competenze a Regioni ed Enti Locali, per avviare un sistema d’aperture domenicali a rotazione per garantire piccoli commercianti, lavoratori del settore e famiglie. Questo rispettando l’esito del referendum popolare del 1995.
Il Movimento 5 Stelle seguendo la sua natura non ideologica e pragmatica, nel caso che il disegno di legge annunciato dal parlamentare Baruffi del Pd, come di qualsiasi altro gruppo parlamentare, sia in sintonia piena con la nostra proposta, non esiterà a collaborare attivamente.
Lo abbiamo già dimostrato nel caso del decreto per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni verso le imprese.
Il Pd può fare un primo passo concreto. Dire sì all’istituzione delle Commissioni permanenti del Parlamento, come hanno già chiesto ufficialmente sia i rappresentanti di M5S e SEL. In questo modo, seguendo la Costituzione, si potrà iniziare a lavorare attivamente su questo e altri temi.
Mi auguro, che in Parlamento i rappresentanti Pd si dimostrino meno faziosi politicamente dei consiglieri regionali del loro partito.
Giusto per rinfrescare la memoria ai cittadini. Nel marzo 2012, nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna il Pd votò contro ad una proposta del Movimento 5 Stelle sul tema.
Fu paradossale ed irritante, assistere al “no” del Pd alla proposta presentata dai consiglieri regionali del M5S. La risoluzione traeva spunto dalla proposta partita da Modena che era stata sottoscritta da sindacati e commercianti, e che aveva trovato sponda analoga anche nella vicina Reggio Emilia.
La nostra risoluzione allora ricordava come “in data 15 novembre 2011 era stato sottoscritto un nuovo Protocollo di Intesa tra l’Amministrazione comunale Modenese, Assessorato Politiche Economiche, Confesercenti – Lapam/Licomm CNA, Coop Estense, Conad, CGIL – CISL – UIL, FILCAMS-CGIL – FISASCAT-CISL-UILTULS-UIL, Federconsumatori, con il quale si è convenuto di creare un meccanismo di rotazione delle aperture domenicali (numero massimo di festività lavorative, in un anno, equivalente a 12 o 13) rivolto alle piccole, medie e grandi distribuzioni; lasciando comunque la possibilità al consumatore di fare la spesa alimentare tutte le domeniche e salvaguardare le festività più importanti”.
Questo un anno fa. Legittimo cambiare idea. Basta dirlo. Ora per dimostrare concretamente che ci sia buona volontà, il Pd può fare un primo passo. L’avvio delle Commissioni permanenti in Parlamento.
(Michele Dell’Orco, cittadino alla Camera dei Deputati Movimento 5 Stelle)