“La Regione non venga colta impreparata dalla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ma affronti in modo organico il problema di tutti i detenuti che hanno disturbi mentali”, ad affermarlo Andrea Pollastri e Fabio FIlippi (PdL) presentando un’interpellanza sull’argomento alla Giunta di Viale Moro.
Queste strutture, un tempo conosciute come “manicomi criminali”, passarono indenni alla chiusura degli istituti psichiatrici prevista dalla “Legge Basaglia” trentacinque anni fa perché sottoposti all’Amministrazione Penitenziaria e quindi impossibili da sopprimere perché, si pensava, gli ospiti, se rilasciati, avrebbero potuto costituire un rischio per l’incolumità pubblica.
“Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari – spiegano gli azzurri – sono scomode vestigia di un passato che, fortunatamente, non esiste più: essi sono spesso fatiscenti e i reclusi sono trattati con durezza, in condizioni inumane e non adeguate agli standard di un Paese civile. Per questo la Legge n. 09/12 ha stabilito che dovessero essere chiusi entro il 31 marzo 2013.”
Secondo quanto previsto dalla Legge, alle Regioni sarebbe spettato il compito di definire misure alternative per i 1050 reclusi delle sei strutture presenti in Italia, di cui una anche in Emilia-Romagna a Reggio-Emilia, il 10% dei quali affetti da gravissimi problemi psichici, tanto da essere considerati potenzialmente pericolosi.
Poiché, però, molte Regioni non avevano predisposto per tempo alcuna misura alternativa, il Governo, con il Decreto Legge n. 24 dello scorso marzo ha posticipato di un anno la chiusura.
Inoltre ha stabilito che le Regioni “Dovranno presentare al Ministero della Salute entro il 15 maggio 2013 dei programmi che, oltre agli interventi strutturali, prevedano attività volte progressivamente a incrementare la realizzazione dei percorsi terapeutico riabilitativi e comunque a favorire l’adozione di misure alternative all’internamento”.
“Chiediamo alla Regione – affermano i Consiglieri Regionali – di conoscere quando sia prevista la chiusura dell’Ospedale Psichiatrico di Reggio-Emilia, a quali misure stia lavorando la Regione per fornire supporto terapeutico agli ospiti, alle loro famiglie e garantire la pubblica sicurezza. È interessante anche comprendere quale sarà il futuro degli emiliano-romagnoli internati nelle strutture delle altre Regioni.”
Pollastri e FIlippi chiedono anche delucidazioni sugli interventi che verranno posti in essere in favore dei detenuti delle carceri ordinarie affetti da patologie psichiatriche che, secondo alcune stime, sarebbero addirittura il 15% del totale.
