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Congiuntura delle costruzioni in Emilia Romagna: una pausa nella crisi

edilizia_4Il volume d’affari è cresciuto dello 0,7 per cento che si contrappone alla tendenza negativa a livello nazionale (-10,7 per cento). Bene le imprese minori, mentre le grandi accusano un nuova forte caduta. Al 31 dicembre 2012 le imprese attive nelle costruzioni erano 73.489 con un calo pari al -2% rispetto ad un anno prima.

E’ ancora in affanno l’economia e il momento del settore è difficile, ma le indicazioni che emergono dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Unioncamere italiana lasciano intravvedere uno spiraglio di luce. Nell’ultimo periodo dell’anno passato infatti, il volume d’affari a prezzi correnti è cresciuto dello 0,7 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2011, in contro tendenza rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (-2,9 per cento) e al risultato nazionale (-10,7 per cento).

La timida ripresa è dipesa dal buon andamento delle imprese minori fino a 9 dipendenti (+5,4 per cento). Le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie e i primi lavori di ricostruzione dopo il sisma di maggio possono essere alla base di questo trend. Segni negativi interessano invece la fascia da 10 a 49 dipendenti (-1,9 per cento) e una nuova pesante flessione colpisce quelle da 50 a 500 dipendenti (-7,6 per cento).

Il bilancio annuale è risultato moderatamente negativo (-1,5 per cento rispetto al 2011).

Per la produzione corrente il quadro resta negativo. La percentuale di imprese che ha registrato una diminuzione dell’attività nel trimestre rispetto al quarto del 2011 è stata del 55 per cento, mentre solo il 7 per cento ha dichiarato un incremento.

Le grandi imprese evidenziano il saldo peggiore (-68 punti percentuali), quelle piccole, fino a 9 dipendenti, hanno registrato il saldo negativo più contenuto (-39 punti percentuali).

L’occupazione alle dipendenze nel settore risulta pari a circa 63.000 unità, secondo l’indagine Istat sulle forze di lavoro, con un calo del 2,0 per cento in dodici mesi, tuttavia più contenuto rispetto alla flessione del 6,3 per cento riscontrata a livello nazionale.

Nel 2012 le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga sono state circa 9 milioni e 778 mila, il 42,3 per cento in più rispetto al 2011.

Registro delle imprese

Al 31 dicembre 2012 le imprese attive nelle costruzioni erano 73.489 unità, vale a dire il 2,0 per cento in meno rispetto alla fine dell’anno precedente. Questo nuovo calo è stato determinato soprattutto dalle imprese impegnate nei lavori di costruzione specializzati (-877 unità, -1,6 per cento), ma la riduzione è stata più rapida per quelle attive nella costruzione di edifici (-3,2 per cento, -645 unità).

Considerando la forma giuridica delle imprese la loro diminuzione è data dal calo delle ditte individuali (-1.202 unità, -2,3 per cento) e quindi delle società di persone (-338 unità, -3,9 per cento). Si è arrestata la fase di crescita delle società di capitale (-0,1 per cento), mentre sono aumentate le altre forme giuridiche, cooperative, (+1,7 per cento).

 

 

















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